L’ex direttore sportivo giallorosso parla a TuttoMercatoWeb.com, tra le altre cose, anche della sua esperienza giallorossa.
GRANDE MERCATO ALLO SPEZIA. “Abbiamo pensato di avere una rosa ampia anche in virtù della situazione relativa al Coronavirus. Abbiamo calciatori in prestito come Pobega, Marchizza, Dell’Orco oppure Chabot e Piccoli e anche di proprietà come Erlic che hanno talento. E poi il Coronavirus è l’incubo di tanti, il mio perché già l’anno scorso ha condizionato il cammino del Lecce. Questa volta non ci condizionerà”.
L’ADDIO AL LECCE. “Ho passato quattro anni fantastici, fatti di grandi risultati. Al di là della retrocessione a mio avviso la stagione migliore è stata quella passata. Mi rimane il ricordo di una tifoseria fantastica, non averla con noi ci ha condizionato per la parte finale. Sarà una parte della mia vita incancellabile, per il rapporto umano con gran parte delle persone che hanno lavorato con me, in particolar modo il presidente, il direttore generale e il team manager”.
LECCE IN B. “Per il Lecce il COVID l’anno scorso è stata una sciagura, ci ha condizionato l’annata. Siamo stati costretti a fermarci e ripartire con una rosa non adeguata alla situazione. Senza questa situazione il Lecce si sarebbe salvato con grande facilità. C’erano tutti i presupposti”.
Criticare da fuori senza conoscere cosa succede all’interno delle Società è molto facile. Se non hai giocato a calcio e non hai fatto il Dirigente in qualche Società non puoi capire. Nella mia esperienza ho notato che molto spesso le critiche arrivato da tifosi che non hanno mai giocato a calcio.
Tu sei stato il male del Lecce
Il ds era inesperto per la A come societa’, squadra e allenatore ma va riconosciuta la correttezza e l’impegno e l’aver costruito la squadra che dalla C e’ salita in A
Negli anni precedenti ha acquistato giocatori sconosciuti che ci hanno permesso di fare il doppio salto. Era la prima anche x lui in A, con una società inesperta e non può reggere un confronto con Corvino. Ci sono stati errori oggettivi e altri non riconducibili solo a lui ( infortuni, tenuta atletica e un pizzico di sfortuna), in un campionato falsato dal covid. Nel girone d’andata siamo sempre stati fuori dal gruppone delle ultime tre. Grazie di tutto Meluso.
Grande Meluso (nonostante il risultato dell’ultimo anno).
Disastroso in A! Per me le due promozioni sono solo frutto della bravura di Liverani che ha fatto un vero miracolo sportivo.
Un lusso per la lega pro, buono per la B se supportato dalla società, ma la serie A no non è per lui secondo me, specie in realtà come la nostra(pochi denari)
Il covid è stata una sciagura per tutti non solo pet il Lecce. Inutile ennesima scusa. Mo però basta Meluso, parla di te non del Lecce.
Cmq grande Direttore, grazie di tutto
La sciagura è stato prendere Babacar imbula Farias e tanti altri compreso te.
Indubbiamente Meluso è una persona perbene ed a Lecce nei tre anni precedenti la serie A ha svolto egregiamente il suo ruolo, contribuendo in modo importante col suo apporto professionale al ritorno del Lecce in serie A. Quella del Lecce è
stata una scalata esaltante ed entusiasmante che in un batter d’occhio a consentito al club giallorosso di riuscire nell’impresa del doppio salto dalla serie C alla serie A.
L’annata della serie A, invece, si è rivelata per Meluso e per il Lecce un’annata sfortunata, culminata nella retrocessione in serie B. Retrocessione ampiamente condizionata dal Covid e da tutto ciò che a causa del Covid ne è derivato. Ciò nondimeno non si possono sottacere gli errori, purtroppo itanti errori commessi in fase di costruzione dell’organico. Indubbubbiamente tantissimo ha pesato il traccheggiamento in Turchia nella speranza di far sbarcare in salento il turco Ylmaz e dietro questa falsa illusione sono trascorsi infruttuosamente tre lunghi mesi. Nell’estate scorsa e’ arrivata a Lecce tanta gente che sul campo si è rivelata inadeguata al progetto Lecce e non di categoria, tra questi Babacar, Imbula e compagnia, cui ha fatto da contraltare la frettolosa ed incauta cessione di La Mantia ed i tanti prestiti secchi che non hanno giovato alle casse della societa, che quest’anno si e’
vista costretta ad un vero e proprio tour de force,per rifondare un organico ridotto all’osso. Il calciomercato del Lecce quest’anno oltre a favorire l’uscita dei calciatori che non si adattavano al nuovo corso giallorosso, ha imposto alla societa’un sacrificio importante, con ben tredici acquisti, necessari per consegnare a Corini quel materiale umano che potesse consentire a Corini di poter disputare un campionato di livello, sul quale far cullare i sogni della tifoseria giallorossa.
Sicuramente l’esperienza vissuta lo scorso anno a Lecce servirà tantissimo a Meluso per il suo futuro professionale. Nel complesso Meluso è da considerarsi un ottimo professionista ed un’ottima persona, che in futuro non potrà che crescere ancora professionalmente ed ambire a pieno titolo a dirigere il settore tecnico di qualche grosso club di serie A.
Sono del tuo stesso pensiero. Forse l’errore, se si vuol parlare di errore, é stato non prendere Corvino già dall’anno scorso visto che era Libero. Non dico che ci saremmo salvati, ma almeno avremmo avuto i giocatori per poter pianificare la nuova stagione.
In bocca al lupo grande ds e sopratutto uomo con grandi doti morali. Per come é stato trattato (praticamente è stato fatto fuori come caprio espiatorio unico per la retrocessione mentre le colpe sono da dividersi in percentuali uguali tra lui grande mister staff medico atletico sanitario e società) è andato via da LECCE senza alzare polveroni polemici e sbattere rumorosamente la porta,anzi è uscito di scena in silenzio,senza fare rumore a differenza di qualche altro pagliaccio obeso che ha dimostrato di essere valido a livello professionale, ma di essere un uomo piccolo piccolo.
Grazie di tutto ds e come dissi in tempi nn sospetti solo L’IMMENSO Corvino poteva fare e sostituire Meluso creando un valore aggiunto a questa squadra è società portando un prestigio ed un valore aggiunto di lavoro allo stesso livello di club da Champions.