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Già al primo esonero, senza nazionali e con l’incubo Covid in agguato. Il Brescia cerca una scossa

L’undici del rientrante Lopez sfida l’ex Corini da principale deluso di avvio campionato tra le favorite alla promozione.

Tra le squadre che hanno maggiormente pagato l’avvio di un campionato difficile da decifrare, viste le tante incognite come pandemia in corso e preparazione small, c’è senza dubbio il Brescia. I prossimi avversari del Lecce vengono da un retrocessione già scritta ben prima di quella dei salentini, che gli avrebbe dato tutto il tempo per programmare con calma nuova annata e futuro. Eppure, quando siamo solo a metà ottobre, i piani di Cellino sembrano già essere, se non saltati, notevolmente mutati.

Sì, perché tanto per cambiare il patron biancazzurro ha dovuto procedere ad un esonero dopo appena due turni di campionato. A Gigi Delneri, che dalla Serie B mancava dai tempi del miracolo Chievo, erano state affidate le chiavi della costruzione di un progetto ricco di giovani in cui rilanciarsi verso una nuova promozione in Serie A, con l’obiettivo stavolta di restarci con più certezze. Per questo, salvo la delusione Balotelli ed il tesoretto Tonali, il resto della rosa era stata confermata pressoché in toto.

L’avvio di campionato è però stato un incubo. Sfiorata la sconfitta interna all’esordio con l’Ascoli, dopo un match certamente non esaltante, la Leonessa è andata a crollare sotto i colpi del Cittadella. Un 3-0 senza appello nel posticipo del Tombolato che sarebbe anche potuto essere più pesante. Da lì, l’idea di chiamare in sella Diego Lopez, già al timone nell’ultima parte della scorsa stagione, tra le proteste dei tifosi in un clima già pesante.

L’urugagio ora dovrà ridare identità alla squadra, puntando sulla conoscenza di un gruppo che si è rinforzato con i soli Jagiello, Fridjonsson, Lobojko, Ragusa e Van de Looi. Per il resto è il solito zoccolo duro, trascinato da capitan Bisoli, da un Sabelli vicino al Lecce in estate e dai bomber Donnarumma-Torregrossa. Ma anche dai nazionali Chancellor, Joronen, Mateju e Bjarnason che, rientranti solo domani sera, rischiano di saltare il Lecce. Senza contare il ko di Cistana, operato al ginocchio e out due mesi e mezzo, e le positività al Covid di due elementi del gruppo squadra, i cui nomi non sono ancora stati resi noti.

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