L’esterno nazionale Under 21 ha parlato per la prima volta da calciatore giallorosso, spiegando soprattutto le ragioni che l’hanno portato al Via del Mare.
RUOLO. “Inizialmente ho sempre fatto l’esterno d’attacco, per poi imparare a fare il terzino. Il mister lo sa bene, ed è per questo che mi ha inizialmente fatto giocare ala. A Sassuolo ho giocato davvero in tante posizioni, e anche se caratterialmente mi sento più terzino, sono a completa disposizione del mister. A chi mi ispiro? A Florenzi, mi piace la sua duttilità ed il suo gioco sulla fascia”.
APPROCCIO GIALLOROSSO. “Credo di aver iniziato bene con la maglia del Lecce. Sono arrivato il giovedì, e sabato ero già in campo con il Pordenone, prima delle vittorie da titolare con Feralpi ed Ascoli. Inoltre fisicamente sto benissimo, non vedo l’ora di tornare in campo. Peccato per la sconfitta di Brescia, ma mercoledì abbiamo subito l’occasione di rifarci“.
OBIETTIVI. “Non ho mai giocato in B, per scelta mia e non solo. L’avrei fatta solo per un club come questo, perché qui è come stare davvero in Serie A. Sono qui con grandi ambizioni, il mio obiettivo è raggiungere la Serie A e farmi riscattare da questa società, una società importante. Dopo le esperienze sfortunate con Verona e il ritorno a Sassuolo, volevo scendere di categoria per rimettermi in gioco. Quando ti chiama il Lecce, poi, la risposta è facile”.
UNDER 21. “Sono stati dieci giorni davvero difficili. Inizialmente c’erano tre positivi, e siamo stati continuamente chiusi in camera, a fare tamponi e ad allenarci tra di noi. In Islanda, dopo quattro ore di volo, ce n’era un altro con la febbre, dunque partita annullata e rientro. Noi avevamo voglia di giocare e vincere, per essere primi nel nostro girone. Per fortuna ha giocato l’Under 20, vincendo”.
Grande Adjapong