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Caos a Foggia: incendiata la porta di casa dell’ex capitano. Il presidente: “Tirerò le somme…”

Il calciatore del Foggia Federico Gentile ha subito un attentato incendiario nella notte. Ignoti hanno appiccato fuoco alla porta d’ingresso della sua abitazione. Il presidente dei dauni, sdegnandosi per l’accaduto, ha commentato amaramente.

Avvenimento spiacevole a Foggia. L’incendio avrebbe potuto causare danni ben più ingenti. Gentile, in casa con la famiglia, era sul divano a pochi passi dalla porta. Il fumo, trapelato e propagatosi in casa, ha fatto allarmare il centrocampista, che in giornata ha sporto denuncia. I vicini di casa, con dei secchi d’acqua, hanno subito spento l’incendio. Gentile è stato capitano dei rossoneri fino ad inizio stagione, poi è stato  deciso che la fascia dovesse girare tra  i calciatori.

La società del Foggia, in questi ultimi tempi, non è nuova a intimidazioni subite da una parte della tifoseria, contraria alla gestione del presidente Felleca. Federico Gentile, tra i primi calciatori scelti dal nuovo corso societario dopo la retrocessione in Serie D, è stato capitano della squadra rossonera fino ad inizio stagione, poi è stato deciso che la “fascia” dovesse girare tra i calciatori. Intanto in giornata Gentile si recherà a sporgere denuncia. La Lega Pro, nella persona del suo presidente Ghirelli, ha prontamente condannato l’episodio.

L’edizione online del Corriere della Sera fa il punto sul perché di questi screzi nella realtà calcistica foggiana. L’anno scorso, nel primo torneo del nuovo corso, nessun intoppo. Il Foggia battaglia con il Bitonto per la promozione in C, poi decretata a favore dei Satanelli a seguito della combine Bitonto-Picerno. Tutto ok. si legge, fino alla sospensione del torneo causa Covid. “È proprio durante il lockdown, però, che la situazione ambientale si complica: Felleca entra in rotta di collisione con la socia Pintus, sulla scena compare il finanziere foggiano Raffaello Follieri cui Felleca ipotizza di cedere la società. La piazza, in particolare il tifo organizzato, non gradisce e da settembre inizia a renderlo evidente con una serie di striscioni nei pressi dello stadio e non solo, anche nel resto della città e in provincia. Nel mirino finiscono non solo i soci del Calcio Foggia ma anche il dg Corda e i due fedelissimi dello spogliatoio: Gentile e il compagno di squadra Cristian Anelli.”

Ai microfoni di Tmw è intervenuto il proprio il primo dirigente rossonero Roberto Felleca“Sono vicinissimo a Federico e alla sua famiglia, in questo momento più che mai credo abbiano bisogno della vicinanza di chi gli vuole bene, soprattutto perché il ragazzo ha sempre dato il massimo. Questo è il più grave dei tanti attacchi, che finora erano stati solo verbali, che stiamo ricevendo da lungo tempo a questa parte, anche se non credo che siano meritati perché come società, e con l’aiuto di Gentile, in un anno solo abbiamo riportato il professionismo a Foggia, e stiamo ora facendo un campionato di vertice. Trovo assurdo che nel 2020 accada ciò, che un calciatore non possa sentirsi libero di camminare in centro città, sono atti che spiegano come mai in una recente classifica, Foggia sia risultata la città meno vivibile di Italia. Hanno minato la nostra tranquillità, queste sono cose che fanno riflettere, e quando rifletto io… poi tiro le somme“.

Una ferma condanna all’episodio è arrivata anche dal sindaco di Foggia Franco Landella: “Non è giusto che una sparuta minoranza criminale e violenta debba rovinare l’armonia di un’intera comunità – si legge su Repubblica-. Si tratta di un episodio increscioso, che mi riempie di rabbia e sdegno: l’incendio avrebbe potuto provocare effetti molto peggiori e devastanti. Abbiamo a che fare con balordi. Non possiamo restare inermi dinanzi a un episodio così terribile e violento. Non è giusto che una sparuta minoranza criminale e violenta debba rovinare l’armonia di un’intera comunità: non possiamo stupirci se il nostro amato territorio finisca in fondo alle classifiche sulla qualità della vita. Non stupiamoci se qui la gente ha paura e questo clima di sospetto e terrore spaventa gli investitori e tutte le persone di buona volontà che vogliano scommettere su questa terra. Foggia non ci sta”. 

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