I destini del Lecce e di Paolo Rossi, venuto a mancare due giorni fa, si sono incontrati in più occasioni. La prima fu il 2 gennaio 1977, quando il Vicenza pareggiò al Via del Mare. Gli ex calciatori Cannito, Loddi, Rollo e Negretti ricordano le gare da lui giocate nel Salento.

L’edizione odierna della Gazzetta del Mezzogiorno ha dedicato un approfondimento a Paolo Rossi, uno dei simboli della vittoria dell’Italia ai Mondiali di Spagna 1982, morto troppo presto a 64 anni. Rossi debuttò contro i salentini in Lecce-Vicenza 1-1 della stagione 1976/1977, in Serie B. Ruggero Cannito e Fortunato Loddi, allora atleti giallorossi, ricordano Paolo Rossi e la partita giocata.

RUGGERO CANNITO. “Non era ancora Pablito, il soprannome datogli durante Spagna’82, ma già si notava che era un predestinato. Non era certo il classico centravanti di stazza fisica, ma sapeva muoversi come pochi in area di rigore. Negli ultimi venti metri era rapidissimo nelle movenze ed aveva grande scaltrezza, oltre ad un autentico fiuto del gol. Era correttissimo e non si lamentava mai dei colpi che riceveva dai difensori avversari, che, per fermarlo, spesso ricorrenvano a qualche rudezza. Insomma, aveva le stimmate del campione che sarebbe diventato qualche anno dopo con la maglia della Juventus e della Nazionale. Nel1982 ha fatto sognare e poi gioire tutta l’Italia”.

FORTUNATO LODDI. “In quel Lecce-Lanerossi Vicenza del gennaio 1977 tenne in scacco la nostra retroguardia e creò tanti problemi a Zagano, che lo marcava. Con Alessandro, che era un bravo difensore, avevano militato insieme nel settore giovanile della Juventus. Si conoscevano bene, erano grandi amici. In campo naturalmente nessuno si si risparmiò: finì 1-1 e Rossi segnò la rete del pari facendo vedere anche ottime giocate. Pablito era un rapace dell’area di rigore. Era rapidissimo ed aveva l’innata capacità d’intuire quello che sarebbe stato giusto da fare per arrivare prima sulla palla. Quando lo affrontammo non era ancora Pablito ma non potevano esserci dubbi sul suo percorso”.

FRANCESCO ROLLO. Paolo Rossi affrontò il Lecce un’altra volta, sempre nella stessa stagione. L’1 giugno 1977, i giallorossi incrociarono il Vicenza in Coppa Italia. I berici s’imposero grazie alla vittoria casalinga per 3-0, risultato che fece il paio con il 2-1 di Lecce sei giorni dopo. In quella gara, contro Paolo Rossi, esordì il leccese Francesco Rollo, che ricorda: “A causa di una diatriba tra la società e i titolari fu schierata una formazione di giovani e io feci il terzino. Per 45′, Rossi, capocannoniere in B quell’anno, ci fece dannare. Durante l’intervallo, il mister mi disse di marcarlo per evitare che continuasse a crearci pericoli. Io lo contenni alla grande, concedendogli poco o nulla grazie alla mia velocità. Al 20′ della ripresa fu sostituito. Avere affrontato un’attaccante che poi sarebbe diventato Pablito è uno dei ricordi più belli della mia carriera, interrotta presto per un grave infortunio”.

GIORDANO NEGRETTI. Paolo Rossi incontrò il Lecce anche con la maglia del Milan. Era il 12 gennaio del 1986 e i rossoneri batterono la formazione allora esordiente in Serie A. In quel 2-0, Giordano Negretti difendeva la porta del Lecce. “Paolo Rossi aveva già vinto il mondiale ed era una leggenda – ricorda Negretti -. Era a fine carriera ma era ancora un pericolo pubblico, un’opportunista, l’uomo dei palloni impossibili. Ci credeva sempre e si faceva trovare al posto giusto al momento giusto per assestare la zampata vincente”.