Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Un totale dominio (ancora) sprecato dai singoli. Sarà una B di scontri diretti, al Lecce serve di più

I giallorossi tornano dal big match di Salerno con un punto nonostante un pallino del gioco sempre in mano. E siamo al terzo pari di fila contro una diretta concorrente, tra pro e contro.

Al fischio finale di Salernitana-Lecce, pressoché ogni sostenitore giallorosso sarà stato attraversato, salvo valutazioni soggettive, da una sensazione quasi a metà strada tra la soddisfazione ed il rammarico. La prima per aver riagguantato i granata, fuggiti quasi subito con il guizzo di Capezzi, nonché per una gara scandita dal totale dominio territoriale dei giallorossi, opposto al catenaccio anni ’50 di Castori. Il secondo, immancabile, per un successo che sarebbe stato strameritato, ma che una serie di circostanze che analizzeremo a breve hanno reso impossibile. Con buona pace della classifica.

Sì, perché c’è un fattore che non può che far propendere l’ago della bilancia verso l’amarezza per un’altra vittoria sfuggita: quello dei punti come discriminante assoluta per chi, come il Lecce, ha un obiettivo chiaro ed alla portata. Un’altra, si è detto. I giallorossi possono essere orgogliosi della striscia positiva che si allunga, orgoglio tuttavia mitigato dai tre pari di fila che hanno via via allontanato la vetta e fatto scendere di posizioni i salentini, ora quinti con il Venezia. Non un gran viatico per il futuro di un campionato che sarà fatto più di scontri diretti che di match con club di media o bassa quota. Venezia, Frosinone e Salernitana (ma anche Chievo) hanno sancito il Lecce ha tanto su cui lavorare per non lasciare in parte inespresso il suo potenziale. Perché di questo si parla: un’altra bella gara, che meritava i tre punti, sprecata.

Di certo questo processo di crescita su cui Eugenio Corini è chiamato ad insistere (si ha la sensazione che diversi tra i giallorossi si siano sentiti “arrivati” dopo il poker di roboanti successi) parte da ottime basi. I punti di forza del Lecce si sprecano, e necessiterebbero di un pezzo a parte. Ma, riassumendo, in cima va inserita una qualità della manovra, per lunghi tratti molto intensa, che consente ai giallorossi di dominare anche contro ottime squadre. E poi la mentalità della big, che sa come colpire, su cosa insistere. Dunque il carattere di reagire e riagguantare l’avversario (vedi svantaggi recuperati in tutte le ultime tre gare). Dulcis in fundo, una qualità della rosa che fa invidia anche a qualche club di Serie A.

Di contro, non mancano certo gli aspetti da rivedere. Tatticamente andrebbe rivista la varietà di movimenti offensivi in alcune fasi del match. E, soprattutto, servirebbe insistere su diagonali, scalate e chiusure in difesa, dove spesso si vedono errori da scuola calcio. Si prenda ad esempio il gol subito ieri: le basi dicono che, con un centrale in pressing alto sulla boa avversaria i tre rimasti dietro devono stringere. Ma, mentre Meccariello e Calderoni erano in corretta posizione, è mancato Adjapong (che va allenato tantissimo sotto questo aspetto), rimasto largo a marcare erroneamente l’esterno. Infine, alcuni aspetti legati alla “testa”, soprattutto per le punte. Le quali, e ieri vi è stato un festival a riguardo, inciampano spesso nella ricerca della cosa più difficile. Dando, quindi, spazio ad egoismi e peccati di presunzione.

Nulla di irrisolvibile. Tutt’altro, visto che mister Corini ha tempo e basi per fare il suo come bene sta già facendo. Il lavoro dell’allenatore solo non basta, tuttavia, a fare il salto di qualità. Servono infatti i singoli, che con quel pizzico di impegno in più possono evitare almeno gli errori più grossolani e migliorare ancora. Si veda Meccariello, che ieri ha dimostrato, mettendoci più concentrazione, grinta e consapevolezza, di non essere quello visto nelle prime 11 giornate, spesso protagonista di puntuali strafalcioni. Parafrasando Morandi, Ruggeri e Tozzi, si può davvero dare di più.

Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

forzaaaa

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Mi ricorda Cocciante e la sua “Bella senz’anima”…

Articoli correlati

Per i giallorossi soprattutto pareggi nei match interni giocati contro i biancorossi. Nel passato campionato...
Era il 25 aprile 2004 quando lo storico Lecce di Delio Rossi rifilò quattro reti...
L’attaccante nato a Vimercate, autore del rigore-salvezza l’anno scorso, sarà di scena al Via del...

Dal Network

La gara di venerdì sera dello stadio Benito Stirpe è importante per i destini futuri...
L'ex campione del mondo da giocatore con l'Italia nel 2006, prende il posto dell'esonerato in...

Altre notizie

Calcio Lecce