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Esterofilia ed esperienza per entusiasmi da tradurre in campo: il nostro voto al mercato del Lecce

La sessione di calciomercato conclusa ieri ha registrato l’accelerazione impressa nelle ultime 48 ore. Pantaleo Corvino ha centrato il colpo Guven Yalcin e ha sopperito all’infortunio di Adjapong in un gennaio complicato, forse più della campagna trasferimenti estivo-autunnale.

Sulla carta, il Lecce ha una rosa ben attrezzata in tutte le posizioni. E lo si può dire senza se e senza ma. In chiusura, si è sbloccato un calciomercato difficile, reso quasi insormontabile dalla lunga trattativa per le cessioni di Filippo Falco e Stefano Pettinari, fonti principali della liquidità da investire per rinforzare la formazione a disposizione di Corini oltre che cespiti pesanti in bilancio.

Corvino, come affermato oggi nella conferenza stampa congiunta con il presidente Sticchi Damiani, ha improntato il suo lavoro su tre linee guida sotto l’egida di un progetto triennale che non delineerà come un fallimento la mancata promozione del Lecce in questo campionato. Il primo obiettivo è stato il più spigoloso: piazzare esuberi e calciatori non in linea con il mood del nuovo corso giallorosso. Rossettini, Lo Faso e soprattutto Falco hanno cambiato maglia, al contrario di Pettinari, unico elemento non piazzato dal direttore tecnico.

La ricerca di elementi pronti per far bene in Serie B ed evitare tracolli (secondo obiettivo) e l’acquisto di giovani a titolo definitivo (terzo obiettivo) hanno mosso il lavoro del dirigente vernolese in uno dei periodi più bui della storia economica del calcio. Pisacane e Maggio assicureranno valore e insegnamenti ai giovani. Hjulmand risponde al sacro crisma della “patrimonializzazione” e lo stesso discorso può essere fatto per Nikolov, preso a cifre ragionevoli a causa del suo contratto in scadenza. Già queste mosse in entrata, coordinate alle cessioni, varrebbero la piena sufficienza all’operato di Corvino. Badate bene: il voto al mercato non implica la nostra sicurezza sull’apporto debordante dei calciatori in campo. Contando i paletti piantati da società e quadro esterno, il dt ha colto il massimo. Senza alti capitali, il Lecce ha in dote dei calciatori il cui valore può crescere.

Il calciomercato merita un totale 7. La partenza di Falco ha poi liberato uno slot in attacco. Con il ticchettio delle lancette che correva inesorabile, Corvino, già desideroso di altri colpi di livello internazionale (poi falliti) dalla Svezia, ha tesserato Guven Yalcin, profilo non rientrante nella triplice accezione di obiettivi, ma vitale per il completamento della rosa e, chissà, per altri surplus. Il turco, classe 1999, è da testare, come ogni straniero alla prima esperienza in un paese dall’altra tradizione calcistica. E’ però inequivocabile il dato del curriculum dell’ex Besiktas, calatosi in gioventù su palcoscenici prestigiosi. Adattarsi in B non è facile, anche (e forse più) se si viene dalla lotta per l’Europa, ma, difficilmente, si poteva fare di più con le cortissime scadenze. La rosa è numericamente ben assortita, Corini dispone di alternative per ogni ruolo e l’arrivo di Cristian Maggio, elemento pronto all’uso, ha sopperito al rovinoso guaio causato dall’infortunio di Adjapong.

 

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RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
3 anni fa

Ho detto e ribadisco che il ns vero top Player è il ns ds e un grande plauso alla società che in tempi veramente proibitivi hanno allestito una grande squadra (vedasi Inter)

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Premesso che sono orgoglioso di questa società che non ha eguali…
Vorrei sottolineare un aspetto tecnico: il Corvo nell’elencare la rosa ha messo chiaramente Paganini tra i difensori.
Credo si stiano convincendo a convertirlo nel ruolo…non sarà semplice perché gli mancano i movimenti, ma se li acquisisce per me può diventare il nuovo Cassetti…ci deve credere!!!!

Direttore1982
Direttore1982
3 anni fa

Era buenu per lui.. Non c è paragone tecnico .. Paganini è tra l altro un ala classica, cassetti era una mezz ala di corsa e inserimento che sapeva fare entrambi le fasi. Pertanto può essere adattato a esterno a tutta fascia in un centrocampo a 5 stop. Così come Adjapong (sarebbe perfetto). Ma non lo vedo terzino e penso che nemmeno Corini.

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