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MI RITORNI IN MENTE – Maini-gol e fu salvezza a scapito del sogno-A del Cosenza (VIDEO)

L’incrocio al Via del Mare tra Lecce e Cosenza rievoca l’ultima giornata della Serie B 1991/1992. In una partita thrilling, i silani persero l’occasione di conquistare per la Serie A, mentre i giallorossi conquistarono la salvezza a coronamento di un’importante rimonta nel girone di ritorno.

“Si doveva lottare per salire in Serie A e alla fine si gioì per una salvezza”. Questa sarebbe un’efficace sintesi dell’annata. Il Lecce, retrocesso l’anno prima, fu interessato da una rivoluzione sportiva per tornare subito nella massima serie. Alberto Bigon in panchina, Bellotti sostituisce Antonio Conte passato alla Juventus ma rimangono leggende del calibro di Pasculli, Moriero e Benedetti. I giallorossi cominciano bene il cammino, ma una serie negativa da novembre a febbraio fa precipitare la classifica. Il Lecce deve lottare per non retrocedere in Serie C.

Si prova di tutto per risollevare le sorti della squadra. Esonerato Bigon alla fine del girone d’andata, è chiamato all’ordine l’ex giocatore Aldo Sensibile, che però durerà solo sei settimane. Bigon tornerà alla guida del Lecce alla 25°giornata e con uno sprint finale sarà (soffertissima) salvezza. Nel day-after della vittoria sul Cosenza, infine, lo stesso Bigon annuncerà la sua separazione dal Via del Mare.

L’atto finale fu il 14 giugno 1992. Via del Mare incandescente, ma in ballo per la Serie A non ci sono i padroni di casa. Il Cosenza di Edy Reja, Marulla, De Rosa, Compagno e Signorelli fa incendiare un popolo, che riempie lo stadio leccese con un letterale esodo dalla Calabria. Partirono in diecimila con pullman, autovetture e treni speciali.

La gara però non sarà l’apice di un cammino trionfale per i silani, in competizione per la massima serie con l’Udinese. La classifica prima del turno finale recitava: Brescia 48 punti, Pescara e Ancona 45, Cosenza e Udinese 42, prime tre già promosse. Già in avvio, una doccia fredda travolse i supporter rossoblù. Udinese in vantaggio ad Ancona, gol di Dell’Anno. La gara è nervosa, le due squadre rimangono in dieci per l’espulsione di Ferri e Compagno, ma il Cosenza non riesce a perforare la porta di Gatta. A 9′ dalla fine, Maini colpisce di testa da distanza ravvicinata e firma l’1-0. E’ il k.o. finale per gli ospiti, colpiti indirettamente anche dal raddoppio dell’Udinese con Manicone.

Il Lecce centra il colpo di coda e raggiunge quota 37 punti (addirittura concludendo decimo), distanziandosi dall’esercito di squadre che concluderanno il torneo cadetto a 35. A scendere in C saranno Casertana e Palermo, peggiori nei criteri a parità di punteggio rispetto a Taranto e Venezia. Anche stagioni di fatto deludenti, però, lasciano un’istantanea. Il colpo di testa di Giampiero Maini, giovane di belle speranze giunto dalla Roma, realizzerà la missione tanto voluta da Bigon. Paolo Baldieri, capocannoniere dell’anno con 10 gol, servirà perfettamente il centrocampista, deciso e perentorio nel colpo di testa che regalerà la sicurezza della salvezza. Fu la tappa finale in un’annata dove a tratti la B sembrava perduta. 11 del 37 punti finali (vigeva ancora la regola dei 2 punti a vittoria) arrivarono nelle ultime sette gare, un filotto di risultati positivi.

Gli strascichi di quella partita creeranno una rivalità sportiva tra Lecce e Cosenza che è avvertita ancora oggi. Il servizio raccolto dal canale Lecce Calcio Story ci fa rivivere la gara.

Il tabellino

14/06/1992 – Lecce, stadio Via del Mare – 38° giornata del Campionato di Serie B 1991/1992

Lecce: Gatta, Ferri, Carannante, Bellotti, Biondo, Ceramicola, Moriero (71′ Maini), Altobelli, Pasculli, Notaristefano, Baldieri (85′ Amodio). A disposizione: Battara, Morello, La Rosa. All.: A. Bigon.

Cosenza: Zunico, Signorelli, Bianchi W., Catena (83′ Moro), Marino, Deruggiero, Biagioni, Coppola M., Marulla, De Rosa (66′ Aimo), Compagno G.. A disposizione: Graziani, Maretti, Solimeno. All.: E. Reja.

Arbitro: Pezzella di Frattamaggiore (NA).

Guardalinee: Ceccarelli e Andreozzi.

Marcatore: 81′ Maini.

Note: pomeriggio caldo. Spettatori 20.000 circa; paganti 16.023 per un incasso di £. 304.962.000; abbonati 1.569 per una quota partita di £. 33.286.482. Espulsi: 20′ Ferri I e Giuseppe Compagno per reciproche scorrettezze; 86′ Marino per somma di ammonizioni. Ammoniti: Zunico, Pasculli, Bellotti, Marino, Moriero, Maurizio Coppola, Marulla, Carannante. Calci d’angolo 7-4 (p.t. 3-2) per il Cosenza.

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3 anni fa

Bello vedere i pantaloncini rossi

Luca
Luca
3 anni fa

Ero in curva nord…Indimenticabile

Fabrizio
Fabrizio
3 anni fa

La situazione peggiorò nel Gennaio 1992 non tanto a Novembre 1991. Fino alla partita d’andata con l’Avellino (Dicembre) eravamo quinti a un punto di distanza dalla quarta classificata. Fatali furono i due ko interni con Pescara e Reggiana. Sicuramente i primi dubbi sull’affidabilità della forza squadra emersero dopo la sconfitta contro l’Ancona a Novembre o comunque dopo la cessione di Antonio Conte sempre nello stesso mese.

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