I giallorossi si metteranno alle spalle domenica la porzione “favorevole” del proprio cammino in Serie B. Dopo uno scontro diretto dopo l’altro.
E meno male che la prima metà di girone doveva essere quella più alla portata per il Lecce. I giallorossi si appropinquano a svoltare la boa del ritorno, che avverrà dopo i prossimi due turni, con il magro bottino di due vittorie in attesa di conoscere i prossimi risultati. Nulla di scandaloso certo, se si considera che questa è una squadra in costruzione e che comunque si è perso un solo match. Se non è scandalo, però, non ci può essere nemmeno soddisfazione, perché il fatto di aver sperperato l’opportunità di filotto contro compagini di medio-bassa caratura è assolutamente innegabile.
Il calendario della Serie B ha infatti messo il Lecce di fronte ad un cammino dai due volti, con avversarie abbordabili per circa una metà prima di una spaventosa serie di scontri diretti. Questi sono stati e saranno giusto inframezzati dagli impegni con Vicenza e Reggina, comunque le migliori tra quelle che lottano per evitare i playout. Ecco perché era molto importante sfruttare queste gare per mettere fieno in cascina ed arrivare lanciati al tour de force. Ecco perché c’è amarezza tra i tifosi, che se da un lato sanno di non poter pretendere la vetta dall’altro era giusto si aspettassero qualcosa in più contro le ultime della classe.
Ora ci sarà la sfida con la Reggiana, dalla quale i giallorossi sono chiamati a trarre il meglio. Poi, dunque, Chievo, Venezia, Frosinone, Salernitana e così via, big match nei quali la banda di Corini conoscerà il suo futuro, probabilmente anche oltre questo campionato ed in termini di progetto. Attenzione: non è detto che i 2 punti con Pescara ed Entella porteranno a delle figuracce con le grandi, anzi questo Lecce ha sulla carta tutto per infilare successi prestigiosi. Il patto, tuttavia, è consapevolizzare il fatto di non essere stati all’altezza in questa prima parte di ritorno, per poter reagire e fare molto meglio contro squadre più forti di Entella&Co. Altrimenti il calendario sarà non una collina, ma un Everest da scalare.
Veramente siamo noi la “piccola”
La reggiana è una finta piccola. Se non ci impegniamo sul serio ci fanno il culo a strisce
In B non vi sono piccole…
Interessante riflessione
appunto. dopo quando arriveranno anche le sconfitte voglio vedere cosa si inventa questa società senza soldi
Semplice.. saremo ancora in serie B con una società seria, con tifosi che sostengono sempre e speriamo con un coglione in Meno (te).
Ti do ragione in peno, alcuni (quasi tutti) si sono dimenticati i 6 anni di serie C e pretendono la serie A come se il Lecce fosse una delle strisciate. Abbiamo una grande società che ci garantirà un futuro luminoso ma per arrivarci non dobbiamo avere fretta, ogni cosa a suo tempo. Costruiamo una squadra che in A ci possa restare a lungo e non che dopo una solo stagione ritorna in B