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Tre partite in otto giorni per crescere definitivamente: che esame per il Lecce!

Finito il mini ciclo di gare contro compagini di medio-bassa classifica, i giallorossi sono attesi da un periodo di fuoco. Due scontri diretti e una trasferta insidiosissima in pochi giorni per cercare di vivere un finale di campionato da protagonisti in zona promozione.

L’asticella delle difficoltà si alza, almeno sulla carta. In serie positiva da sei gare dopo la sconfitta con l’Ascoli, il Lecce ha raccolto 12 punti senza conoscere passaggi a vuoto. Il rammarico per un bottino che poteva essere maggiore resta, soprattutto se si pensa ai segni X contro Pescara e Virtus Entella, partite che hanno preceduto il netto successo in casa della Reggiana, ma il tempo per fare calcoli in questo momento è poco. Alle porte c’è un altro mini ciclo che potrebbe rappresentare, in senso positivo o negativo, il punto di non ritorno del campionato.

Sabato, alle 14, il Lecce torna ad affrontare uno scontro con una diretta concorrente per la promozione. Il Chievo, reduce dalla sconfitta con il Vicenza, è sesto a 42 punti, uno in meno dei salentini quinti. Una partita di calibro simile (o maggiore) mancava dal 2-2 del Via del mare con l’Empoli capolista, nove giornate fa. Allora il mercato era ancora aperto (proprio con il team di Dionisi esordì Hjulmand, entrato a gara in corso) e, un mese e mezzo dopo, il Chievo tasterà il percorso di crescita disegnato da Eugenio Corini, chiamato a proseguire nei miglioramenti del proprio progetto tattico contestualmente all’inserimento dei nuovi arrivi.

Le quotazioni maggiori dell’avversario, verosimilmente, metteranno in cantiere una partita dove si affronteranno due squadre intente a fare calcio, proponendosi a viso aperto. L’ultima gara con un leitmotiv simile è stata Cremonese-Lecce 1-2, coi grigiorossi in vantaggio con Gaetano puniti poi da Rodriguez nonostante i tentativi di costruzione. Con Cosenza, Pescara e Virtus Entella la musica è stata diversa e, pensando ai punti raccolti, si potrebbe anche immaginare una tipologia diversa nella ricerca del gol, dopo tre appuntamenti in cui Coda & co. hanno dovuto fare i conti con pochissimi spazi offensivi.

Dopo Lecce-Chievo, il livello salirà ancora. Martedì, la banda Corini sarà di scena a Venezia, in casa di una delle sorprese del campionato. Il gol di Ayé con inattesa sconfitta per mano del Brescia è stata una battuta d’arresto per i lagunari, che al Rigamonti hanno interrotto una serie mostruosa fatta di sei vittorie e due pari in otto gare. Il Venezia è atteso sabato ad Ascoli nella classica prova d’appello che attesterebbe la pronta ripartenza o la certificazione dello stop. Pensando all’andata, però, si vedeva già la fattura del gioco dei ragazzi di Zanetti, al momento quarti in classifica a due sole lunghezze dal Monza secondo. Le due partite ravvicinate, e non è una frase fatta, necessiteranno di un’oculatissima gestione degli effettivi a disposizione in modo da costruire dei piani partita adeguati ad affrontare al meglio gli insidiosissimi avversari.

La settimana di fuoco si concluderà sabato 20, alle 14, a Frosinone. Il ricordo del gol beffardo di Novakovich è un simbolo. Quei tre punti persi al 90′, tramutati nel secondo 2-2 consecutivo in casa, dopo quello con il Venezia, furono l’inizio della parabola discendente sul piano dei risultati. Seguirono poi il pari di Salerno, altra gara con una manciata di rimpianti, e le sconfitte contro Pisa e SPAL. Il Lecce tornerà poi a Frosinone dopo quasi sette anni. L’ultima partita sul campo amico dei ciociari fu la finale playoff di Lega Pro persa 3-1 con annessa festa gialloblù. Il Matusa ora ha lasciato il posto al moderno stadio Benito Stirpe, e il Frosinone non è la squadra da battere del torneo. La vittoria con il Cosenza fa tirare un sospiro di sollievo ad Alessandro Nesta, ma per non terminare nell’anonimato servirà accumulare punti, soprattutto in casa.

Il ciclo a cui si dovrà sottoporre il Lecce è quindi di quelli importanti. All’andata, la vittoria con il Chievo precedette due pareggi, per totali 5 punti messi in cascina. Ora, a un girone di distanza, anche pensare di mettere la firma per un ruolino uguale significherebbe mancare l’accelerata decisiva per puntare all’obiettivo massimo già dalla regular season.

 

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Bepi
Bepi
3 anni fa

A parere mio il Venezia è in calo, già contro la Reggiana non avrebbe meritato di vincere; inoltre in casa va meno bene che in trasferta! P.S. contro il Brescia il Venezia giocava in casa al Penzo non al Rigamonti. Saluti e Forza Lecce.

Bar BIGGI
Bar BIGGI
3 anni fa

NON CI SARA MODO DI RILASSARSI,, QUESTE PARTITE AUMENTANO L ATTENZIONE E GLI STIMOLI. E VENGONO FUORI I CALCIATORI PIU ESPERTI, SARA FONDAMENTALE ARRIVARE CON QUESTE TRE GARE A 50 PUNTI,,,CIOE FARNE 7… FORZA RAGAZZI

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