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Valoti, Jallow, D’Urso, Rosafio: Lecce, è l’ora di azzannare i tiratori avversari

C’è tanta sfortuna ma anche deficienza di aggressività su chi è pronto a colpire dal limite in quasi tutti gli ultimi gol subiti dai giallorossi.

Nello scrivere le pagelle relative alla prestazione del Lecce uscito sconfitto dal confronto sul campo del Cittadella, chi scrive ha usato un termine, ironico ma emblematico al contempo, per descrivere la mancata opposizione di Meccariello sul Rosafio-gol: hostess. Sì, perché in tutti gli ultimi gol subiti dal limite dei giallorossi, la maggior parte dei quali si è rivelata decisiva ai fini del risultato finale, non c’è solo la sfortuna della deviazione o l’estemporanea bravura di un mago che ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro. C’è anche l’abitudine, palesata da Meccariello&Co (lungi da noi qui attaccare il singolo), di “accompagnare” il marcatore verso la marcatura. Un’abitudine troppo pericolosa da reiterare in un periodo come quello attuale.

Malasorte nelle traiettorie paraboliche intraprese dal pallone o tecnica individuale dell’avversario di turno sono solo alibi che, stia tu lottando per la vetta o per la salvezza, non puoi fare tuoi. Non serve essere un calciatore professionista di un’ottima squadra di Serie B per riuscire ad infilare sotto l’incrocio una conclusione realizzata ad opposizione pressoché nulla. Così come, per la legge dei grandi numeri, arrivare in ritardo su più palloni calciati dal limite aumenta la probabilità che la respinta piena sia solo una deviazione beffarda, essendo il difendente troppo lontano dall’autore della conclusione.

Nel corso di un’annata, commettere degli errori ci sta e ci mancherebbe. Può succedere di sottovalutare o comunque leggere male lo sviluppo di un’azione, può accadere di pensare “questo qui da lì non tirerà mai”. Una volta. Forse due. Quattro di fila nelle ultime tre uscite (in questo periodo dell’anno!) proprio no. Perché nei più o meno bellissimi gol di Valoti, Jallow, D’Urso e Rosafio è troppo netta la mancanza di un giusto approccio difensivo. Del marcatore di turno pronto a farsi muro, pronto ad azzannare le caviglie del rivale. Ora basta, Lecce. E’ il momento di reagire, di fare scudo e di non sottovalutare le proprietà balistiche di avversari sempre pronti a lasciare il segno. Corini lo ha detto: la cura dei dettagli è tutto. Ed ora questi dettagli sono troppo pesanti per essere lasciati al caso di una deviazione da maledire.

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Andrea74
Andrea74
2 anni fa

Il problema è che c’è troppa distanza tra i reparti! Non siamo compatti, li facciamo arrivare lì mentre dovremmo arginarli sulla trequarti. Io credo che cambiare modulo a volte non fa male, riconoscere quando è positivo coprirsi e ripartire non è catenaccio. La Spal insegna ma lo stesso Monza a Salerno si è schierato a specchio . Non è la prima volta che succede di perdere i match a centrocampo, guardare Lecce-Ascoli, Spal, Cittadella ….

paolo
paolo
2 anni fa

È assurdo che Meccariello si giri sul tiro dell’ avversario, e lo ha fatto più volte.
Corini ste cose ni le tici?

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2 anni fa

Andate a vedere chi è il difensore che “copre” senza opporsi adeguatamente in questi gol. Sempre e solo uno. Meccariello è bravo nelle chiusure preventive ma quando deve coprire a difesa schierata fa veramente pena.

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2 anni fa

Gaetano della Cremonese bi liti scirrato?

Fabrizio
Fabrizio
2 anni fa

In ogni caso se fossi in Gabriel, un pochino mi arrabbierei con i miei difensori. Da portiere subire gol sempre alla stessa maniera (ovvero non contrapporsi ai tirarori) mi farebbe innervosire parecchio. L’orgoglio dei portieri è alto.

Fabrizio
Fabrizio
2 anni fa

Senz’altro, ci sta la bravura degli avversari nell’indovinare i tiri all’ angolino, ma anche Gabriel deve stare sulla linea di porta. Anche il quarto gol di Candreva in Inter-Lecce 4-0 è stato un gol simile subito per non essersi posizionato sulla linea. All’epoca nessuno disse niente perché erano le prime partite e nessuno ancora poteva giudicare Gabriel bene e come al solito si disse che era stata una prodezza di un giocatore. Ma quasi due anni dopo ancora gli errori di posizionamento ci sono ancora

Carlo
Carlo
2 anni fa

Purtroppo la squadra vá spesso in crisi già a centrocampo dove, escluso Björkengren e Hjulmand, nelle ultime partite entrambi in netto calo, non abbiamo interditori. Continuare al limite dell’area diventa un suicidio. Occorre ricompattarsi al più presto anche trovando soluzioni tattiche diverse per riuscire a prendere le dovute contromisure agli avversari che hanno ormai ben chiaro il gioco del Lecce.

Goleccego
Goleccego
2 anni fa

Vi siete chiesti perché, a parità d’età, Dermaku e Pisacane hanno fatto forse oltre 100 partire in serie A e Lucioni, ma soprattutto Meccariello si sono arrabattati al massimo in serie B? Vi siete mai chiesti perché, al di là della formale eleganza nei gesti, nel 50% dei gol che abbiamo subito c’è sempre la responsabilità di Meccariello?

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2 anni fa

Se tirano da fuori area il problema non sempre è della difesa (gol di Rosafio), ma più spesso del centrocampo (primo gol subito contro il Cittadella), che non contrasta e non pressa in chiave difensiva, ma lo fa solo nelle ripartenze.
Questo gli allenatori avversari lo hanno capito.
Non è un limite tecnico della squadra, ma tattico di Corini, che deve porre rimedio entro domani h.14,00

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2 anni fa

La nostra condanna…difesa da playout. Povero Gabriel

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2 anni fa

Ma il portiere che non sta mai sulla linea di porta spero lo avrete notato… perché vi assicuro che tutti gli avversari lo hanno notato e infatti fanno bingo ogni volta.

Terra d'Otranto
Terra d'Otranto
2 anni fa

Hai perfettamente ragione. Gabriel ha preso i primi due gol fotocopia. Non capisco perche’ non stia sulla linea quando gli avversari si avvicinano ai 16 m.

Dario
Dario
2 anni fa

Gabriel sui gol è il meno colpevole di tutti. Certo è da un po’ che non fa interventi salva risultato come quelli della prima parte di stagione, ma sui gol subiti non ha più del 10% di responsabilità. La colpa è di chi non contrasta minimamente chi va al tiro.

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2 anni fa

Sono errori individuali, non lasci tirare il tuo avversario col “piede forte”, non ti volti di spalle quando il tuo avversario sta caricando la conclusione.

Giulio
Giulio
2 anni fa

Meccariello è un bravo ragazzo ma non so come si possa giocare a questo livello girandosi tutte le volte e perdendo sempre un tempo nell’uscita mentre uno sta tirando sono basi che non ci sono e si insegnano alla scuola calcio, ormai il livello del calcio italiano è davvero basso e non capisco francamente corini come possa vederlo titolare

Alby
Alby
2 anni fa

Si con Meccariello che si gira e difende di spalle vedi (Vicenza-Cittadella)

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