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Non è ancora il tempo dei bilanci, ma per reagire è davvero l’ultima spiaggia

Il Lecce ha sprecato il vantaggio per il secondo posto, la possibilità di arrivare ai playoff da terza e ora anche i due risultati su tre con il Venezia. Ma c’è ancora il tempo per dare una sterzata alla stagione.

E anche l’esordio playoff è andato, e male. Talmente male da farci esultare (sì, dentro di noi lo abbiamo fatto tutti) perché il Lecce ha perso “solo” 1-0 a Venezia, sicuramente influenzati dalla mazzata che ha preso l’altra “favorita” Monza a Cittadella. In realtà, dando uno sguardo onesto e quanto più oggettivo possibile alla gara del Penzo, c’è molto poco da stare allegri. La scialba prova di ieri ha semplicemente seguito quella linea calante dalla quale, dalla ripresa del campionato post sosta, i giallorossi non sembrano in grado di discostarsi. Ma andiamo ad analizzare quanto visto.

APPROCCIO SHOCK. Sei nitide occasioni da rete per il Venezia nei primi dieci minuti di gioco: ai lagunari (ma potremmo dire a poche squadre tra A e B) non era mai capitato quest’anno. Tutti nell’ambiente leccese si aspettavano di trovare una squadra, quella di Corini, agguerrita nell’esordio playoff dopo un finale di campionato amaro che peggio, matematicamente, non si poteva. Mai aspettativa fu più delusa, e vedere gli ospiti così in balia degli avversari ha fatto temere, sin dalle prime battute, che la nave di Corini, diventata prima peschereccio e poi zattera, fosse destinata ad imbarcare pesantemente acqua in laguna. Ma c’è anche Gabriel, per fortuna, nella stanca e non reattiva rosa giallorossa: decisivo nel rendere meno scioccante un approccio quasi incomprensibile alla doppia sfida.

TATTICAMENTE ANNIENTATI. “Aggredite e teneteli larghi”. Sembrerà assurdo, ma nella prima mezz’ora a mister Zanetti è bastato ripetere (lo si sentiva distintamente, poi a riportarlo ci ha pensato anche il bordocampista DAZN) questi semplici dettami per limitare il Lecce a squadra spaesata, di passaggio dall’isola di Sant’Elena. Perché, di questi tempi, preparare una gara contro i giallorossi è diventato troppo facile. Come il Cittadella, come il Monza, come la Reggina e come l’Empoli, ad ogni avversari è bastato metterci più voglia e cattiveria per avere la meglio nelle due fasi. Per non subire l’attacco più prolifico del campionato, è bastato chiudere i corridoi centrali e lasciare giocare sui terzini, o peggio ancora costringere i centrali difensivi ai lanci lunghi. Davvero troppo facile farsi imbrigliare.

IN BALIA DI SE’ STESSI. Come se non bastasse la qualità avversaria (i 4 recenti ko sono arrivati tutti con avversari d’alta classifica), il Lecce ci mette anche del proprio. Questa squadra è mentalmente bloccata, ha perso le proprie certezze, si è intimidita. Perché non sempre si può proporre bel calcio, questo se non sei il Barcellona di Guardiola lo devi anche mettere in preventivo. Ma tra giganteggiare e sbagliare una ventina di stop ed una cinquantina di passaggi, non riuscendo a fare più di tre utili fraseggi in 90 minuti, ce ne passa.

FISICAMENTE COTTI. “Benissimo, affronteremo una squadra reduce da un quarto sudatissimo, battagliato, lungo oltre 120 minuti”. Il problema è che se sei cotto fisicamente, saresti indietro anche iniziando Venezia-Lecce cinque minuti dopo la conclusione di Venezia-Chievo. E così sul piano della corsa non c’è davvero stata storia. Il computo delle seconde palle è umiliante, la differenza di rapidità di ripiego, movimento, giropalla agghiacciante. Tornare pimpanti in tre giorni sarà difficile, ecco perché il Lecce dovrà lavorare soprattutto su altro: trovare nuovi spunti di gioco e ritrovare la giusta mentalità. Cattivi e creativi, non c’è altra strada.

SILENZIO. Tra gli aspetti positivi del post Venezia-Lecce, o meglio del day after, c’è il silenzio che, si spera, sia sinonimo di rabbia e concentrazione, che aleggia attorno al collettivo giallorosso. Nessun dirigente ha parlato, niente (al momento) post social, zero proclami. Peccato per qualche valutazione rivedibile firmata mister Corini, la cui dialettica sulla difensiva è tuttavia umanamente comprensibile visto il momento di difficoltà. Ora ogni energia è preziosa. Poche parole, il più lavoro possibile.

MOLLARE MAI. Dunque, ammettiamolo: di buono, ora, c’è solo che il calendario ci mette di fronte l’immediata possibilità, quantomeno teorica, di risposta sul campo, con la consapevolezza che vincere con il minimo scarto voglia dire finale. Dare un sommario giudizio su quanto visto ieri era doveroso perché, per chi scrive, il miglioramento passa esclusivamente attraverso la consapevolezza degli errori commessi, con annessa voglia di superarli. Un giudizio impietoso, è vero come vero è che, probabilmente, solo con il Pisa in casa si è visto un Lecce peggiore di quello di ieri. Adesso, però, serve altro. Serve restare uniti, serve provarle tutte perché, dopo tante occasioni perse, eccoci giunti sull’ultima spiaggia. Tifosi, dirigenti, tecnici e calciatori dovranno remare tutti nella direzione della svolta. Poi si vedrà se sarà tempo di festeggiare o no. Le riflessioni, comunque vada, è chiaro che andranno fatte.

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Giovanni
Giovanni
2 anni fa

Troppe partite perse in casa. Troppi gol subiti. Il Lecce sarebbe dovuto essere in A direttamente. Corino via.

gioars
gioars
2 anni fa

Corini VATTENE Via un briciolo di dignità lascia la squadra basta i danni che hai fatto. L unica nostra speranza se te ne Vai Via è palese che hai distrutto lo spogliatoio. La società non capisco come mai non sia intervenuta, sono due mesi che lo spogliatoio non c è più.

RDN
RDN
2 anni fa
Reply to  gioars

Cambia squadra fallito

Luca
Luca
2 anni fa

Questo è un finto tifoso del lecce che entra qui solo per destabilizzare e creare scompiglio….guarda che ti abbiamo sgamato subito, forza ragazzi e forza lecce possiamo ancora farcela.

Duilio
Duilio
2 anni fa

Credo che Corini, schiererà la squadra che gli ha fatto vincere seppur non sempre meritatamente, le 6 partite consecutive. Quindi niente Dermaku, niente Mancosu e mi auguro con un Bjorkengren sveglio. Henderson dietro Coda e Pettine per ribaltare la partita dell’andata. Forza Lecce… una bella vittoria e poi col Cittadella ci bastano 2 pareggi per la A

Zagor
Zagor
2 anni fa

Cugghiune pighiatela itra lu culu ricchione parassita

Rico
Rico
2 anni fa

Ignobile..quelli come te devono tifare le squadre a 150km a nord di Lecce..
L’unico pezzente sei te.. chiaramente nn sei un n tifoso del Lecce ma un piccolo provocatore trasformato in leone da tastiera..
Spero la redazione ti banni ogni qualvolta tu scriva qualcosa..
Coniglio!

Commento da Facebook
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2 anni fa

Mi sembra un ottimo articolo.
Condivido che quella di ieri sia stata la peggiore partita dell’anno seconda solo all’imbarcata col Pisa.
E se il Venezia non ne ha fatte 6 di reti vuol dire che sono scarsi anche loro. Giovedi sarà un impresa fare peggio di ieri.
❤?

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2 anni fa

Solo una montagna di insulti gratuiti e critiche, il silenzio adesso sarebbe d’obbligo. Non è stato un bel Lecce ma poteva andare peggio, vedasi Cittadella Monza.
Sarebbe più intelligente aspettare almeno giovedì sera per sparare a zero contro Corini, giocatori, Corvino e società. Se giochiamo da Lecce, vinciamo. Crediamoci e sosteniamoli invece di destabilizzare tutto l’ambiente.

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2 anni fa

Annu vincire e basta!

Marco Piccinno
Marco Piccinno
2 anni fa

Disamina impeccabile!
Si può anche perdere ma lottando! Quindi ora chi deve metterci gli attributi, se ce li hanno, li tiri fuori!!!

Lassa fazzu ieu
Lassa fazzu ieu
2 anni fa

Sicuramente siamo in difficoltà, è inutile negarlo, ma i tuoi commenti non risolvono il problema, anzi istigano la piazza di pseudo-tifosi come te e danneggiano la squadra se dovesse leggerli. Tra l’altro per un tuo commento dopo Empoli, se fossi stato nel Presidente, ti avrei portato in tribunale per diffamazione per come lo hai apostrofato. Inoltre hai asserito, tra l’altro, che De Picciotto avrebbe chiesto a SSD di andarsene, quanto da 2 anni a questa parte sempre tu hai detto che De Picciotto lascerà il Lecce. Il Lecce si tifa e basta, l’abbiamo fatto in C non ci sarà nessun problema a farlo in B per uno, dieci o più altri anni. Se non ti sta bene continua a tifare le strisciate del nord e lascia perdere i siti sul Lecce a chi tifa Lecce sempre e comunque.
Tornando alla partita personalmente sono fiducioso contro il Venezia con il rientro di Pettinari e Rodriguez nel secondo tempo e Henderson dall’inizio, ma temo molto di più un’eventuale finale con il Cittadella, nostra bestia nera degli ultimi anni. E dopo tutto che sarà sarà.

Direttore1982
Direttore1982
2 anni fa

Perdi tempo a questo istigatore seriale! Lascialo perdere

Gabriele
Gabriele
2 anni fa

Ottimo articolo. Perfetta disamina. E non credo si debba gridare allo scandalo se la società, saggia ed equilibrata, non dovesse centrare già il primo anno un obiettivo dichiarato su base triennale.

Arrigo
Arrigo
2 anni fa

D’accordo sul remare tutti dalla stessa parte,ma se la barca imbarca acqua, l’affondamento è inesorabile, purtroppo abbiamo capito che nessuno a livello tecnico ma nemmeno i calciatori stanno capendo qualcosa

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