Con lui alla guida della direzione sportiva prese il via il nuovo corso di casa Lecce. Al fianco di Corvino è chiamato ora al salto di qualità per scrivere il futuro.
Attesa da tempo, di fatto preannunciata per bocca di Pantaleo Corvino direttamente nel giorno della presentazione di mister Baroni, si è concretizzata quest’oggi con l’annuncio ufficiale. Parliamo della notizia dell’ampliamento della direzione sportiva del Lecce, precedentemente ad esclusivo appannaggio del dt di Vernole, con l’inserimento nei ranghi di un figliol prodigo giallorosso, Stefano Trinchera. La storia del rapporto tra il dirigente ed il club salentino è storia nota, ma vale la pena di essere raccontata.
Il giallo ed il rosso sono i colori che hanno reso Stefano Trinchera da Copertino un calciatore professionista. Nel club del capoluogo lui, difensore fisico ed atletico, è cresciuto, fino a debuttare in prima squadra nel 1993 in una Serie A in cui, con le sue 25 presenze, non è riuscito ad evitare l’ultimo posto ai suoi. Dopo la successiva retrocessione in C1, le strade del Trinchera calciatore e del Lecce si separano definitivamente proprio all’alba dell’era Semeraro. I Lupi sono attesi da decenni di tanta A e B, il difensore da numerose stagioni da big in terza serie, soprattutto con le maglie di Casarano, Avellino, Reggiana e Manfredonia. Fino a chiudere la propria carriera a due passi da casa, prima con il Brindisi e poi con i dilettanti del Leverano.
E, come il “maestro” Corvino, anche lui dai dilettanti partirà nella sua nuova carriera da dirigente. Proprio il Leverano sarà il primo club a sperimentarne le doti, ma sarà la Virtus Francavilla a scommettere fortissimo su di lui. La striscia vincente degli Imperiali prende il via dall’Eccellenza pugliese culminata in trionfo: è Serie D, ma per il direttore il salto è doppio. C’è il nuovo Lecce di Sticchi Damiani e soci a puntare forte su di lui.
Stefano Trinchera è infatti il primo direttore sportivo della nuova gestione giallorossa, di una nuova proprietà chiamata a risollevare le sorti di un club mai caduto così in basso (nel mezzo secolo precedente) come nel sesto posto in C dell’ultima stagione targata Tesoro. Il 2015/16 sarà annata di luci e ombre, ma soprattutto di basi per il futuro del club salentino. E’ l’anno della delusione Asta, ma anche di grandi innesti come Cosenza, Caturano, Surraco e del colpo assaporato troppo poco Matteo Pessina. Alla fine il rimedio-Braglia e la promozione sfiorata, con terzo posto finale.
Forse per Trinchera ed il Lecce era troppo presto, così dopo appena un anno le strade si separano. Nel Salento c’è Meluso, per il salentino si torna a Francavilla. E con risultati super, visto che la prima stagione di sempre della Virtus tra i pro è trionfale con uno storico quinto posto, ma per Trinchera è solo l’inizio. Nell’estate 2017 arriva la chiamata del Cosenza, che porta ad un clamoroso ritorno in B con due salvezze di fila annesse, condite da premio come miglior direttore sportivo cadetto. L’anno scorso, invece, la delusione del ritorno in C ed un miracolo solo sfiorato. Sarebbe stato il quarto di fila, forse troppo. Adesso il ritorno a casa, la sua casa, e l’opportunità di crescere al fianco di Corvino e porre ulteriori basi alla nuova era giallorossa.
Un grande per farci andare in serie pro direttore mediocre nulla di eccezionale. Sempre forza Lecce
Suk@
Che squadra, che società!
Grandissimo Stefano
Un grande che non poteva stare… solo in una grande squadra. 💪👏