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Finalmente Coda e porta inviolata: i buoni segnali dal test in casa Vicenza

Il primo gol stagionale di Hispanico e lo zero alla voce gol subiti caratterizzano il test match vinto al Menti.

Il Lecce chiude il poker di amichevoli precampionato e lo fa nel migliore dei modi battendo a domicilio il Vicenza in un antipasto della prossima Serie B. Le due settimane di lavoro intenso a Folgaria si chiudono quindi con la soddisfazione di aver battuto una concorrente del prossimo campionato. La scala delle priorità mette il risultato al di sotto in un’ideale scala di priorità rispetto ai passi in avanti da percorrere per acquisire il giusto amalgama.

Il Vicenza ha prodotto più occasioni nella prima porzione di gara, dimostrandosi più veloce nella costruzione offensiva rispetto alla compagine salentina, inizialmente macchinosa soprattutto nella ricerca del terzetto offensivo ma poi uscita alla lunga e capace di tenere un’alta percentuale di possesso palla, centrata con tanta ampiezza nella rete di passaggi, prima del fischio di metà partita. La palla-gol più nitida, nata su un errore difensivo sull’asse Lucioni-Meccariello e non capitalizzata da Lanzafame, non ha però scomposto lo scacchiere di Baroni. Davanti, Coda non è stato molto incisivo e solo il destro di Paganini ha impegnato seriamente Grandi. L’ex Frosinone, capocannoniere del precampionato, ha anche servito, al 45′, un ghiotto assist a Henderson, giunto però in ritardo nel cuore dell’area.

Baroni ha evangelizzato Gabriel, uscito all’ora di gioco per far posto a Bleve, responsabilizzandolo come primo partecipante della manovra in occasione delle uscite (qualcuna sofferente nel secondo tempo). Majer si è fatto vedere con una sassata da fuori. Bjorkengren si è posizionato in regia per cercare di continuare a fare l’equilibratore del reparto al pari di Blin, ben impegnatosi con tanto lavoro sporco nel primo tempo.

Il tecnico toscano ha dato sicuramente una particolare attenzione all’operato di Brayan Vera, terzino sinistro sotto esame in questo precampionato. Il colombiano è sembrato dentro gli schemi del Lecce e alla solita gamba e volontà al momento di offendere si è affiancata un’altalenante tenuta difensiva, sia su Giacomelli, che partiva da destra, sia nel resto della gara. Morten Hjulmand, schierato mezzala sinistra, è parso sicuro delle sue giocate come al solito. Al danese, per raggiungere il top, servirebbe il tempo giusto e nell’ultimo passaggio per i compagni d’attacco, fondamentale a cui sarà chiamato più spesso da mezzala. Da chi imparare? La prima guida è in casa: Mancosu ha spesso, e velocemente, cercato le imbucate vincenti per far accendere Rodriguez

Tra i desideri di Marco Baroni figurava la ricerca dell’immediata pressione una volta perso il pallone. Dopo i test con formazioni di caratura inferiore, in crescendo tra Sinigo, Rovereto e Legnano, il Lecce si è mosso bene. Nel secondo tempo, Baroni ha dapprima confermato lo starting XI per poi procedere alle sostituzioni. Il Vicenza ha iniziato bene presentandosi nell’area ospite ma ha incassato il gol di Coda a seguito dell’erroraccio di Brosco. Hispanico, sbloccatosi in precampionato nel test più probante, ha guidato un Lecce più assortito e corto tra le linee. Nel finale, coi ritmi calati dai pesanti carichi di lavoro, la partita si è spezzettata a seguito di tanti interventi fallosi.

Il Vicenza ha sfondato un paio di volte sulla corsia destra del Lecce (Paganini terzino al posto di Monterisi con Helgason davanti). Rodriguez e Listkowski, come accaduto prima a Henderson, non hanno trovato il tempo per la stoccata vincente davanti al portiere su pregevole suggerimento di Helgason. Negli ultimissimi minuti, la squadra di Baroni ha tenuto il piglio della gara, dimostrandosi determinato e compatto nell’ordinata ricerca del tiro fatta di palleggio a centrocampo e veloci capovolgimenti a cercare il varco vincente dalle corsie.

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AL
AL
2 anni fa

A mie me parzu ca Meccariellu se perza na palla e Lucioni le mannata in corner. Ma quale asse, Lucioni è rimastu pe tutta la partita e Biagio stae ngia cu la capu a Terni.

Vito
Vito
2 anni fa

Finalmente una prova cinica senza subire reti, è questo che ci vuole per andare in serie A no spettacolo fare 5 reti e poi prenderne altrettante ma raccogliere poco

Antonio
Antonio
2 anni fa

VERA inguardabile tenuta difensiva dilettantistica dai suoi piedi…..i pericoli per il Lecce
(Cmq grazie a Dio è stato bocciato verrà ceduto a titolo definitivo via anche Mecc e Monterisi)

Matteo
Matteo
2 anni fa

Ma perché continuate a chiamarlo Hispanico e non l’Hispanico? Dybala non viene appellato La Joya? Il Fenomeno? La Pulce? Etc etc etc

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