
L’ex direttore sportivo giallorosso sui due lituani che aveva avuto in giallorosso: “Megelaitis ha grande mentalità”
“Dubickas è un giocatore senza dubbio molto interessante. Ha doti tecniche e atletiche che sono fuori discussione, può fare la prima punta, la seconda punta ma anche l’esterno. Per caratteristiche ricorda Mandzukic. Poi certo, deve crescere. Soprattutto dal punto di vista caratteriale è un giocatore che deve fare il salto di qualità”. Alla viglia della partita tra l’Italia e la Lituania, Mauro Meluso parla a TuttoMercatoWeb. Su Dubickas aggiunge: “Ha fatto bene a Livorno? Ma lui la Serie C può farla in scioltezza e ha qualità per giocare anche in categorie superiori. Mi ha fatto piacere vederlo fare bene a Livorno, anche perché prima di prenderlo l’allora ds degli amaranto Rubino mi chiamò per chiedermi un consiglio proprio su di lui. E io caldeggiai il suo acquisto…”
Un commento anche su Megelaitis: “Ecco, a lui la mentalità giusta per dare sempre il massimo non gli manca. Magari non sarà mai un giocatore da Juventus, ma state certi che arriverà in alto fin dove potrà. E’ un professionista”.
Poi, dopo aver parlato anche del portiere Krapikas portato a La Spezia, sottolinea che non trova tratti comuni tra i tre elementi: “Sono tre giocatori dal carattere molto diverso. Dico però che con i giovani, specialmente stranieri, bisogna avere pazienza. Bisogna aspettarli, creargli il percorso giusto per farli crescere anno dopo anno. Pensi che io nel 2017 presi Valeri dal Rieti, giocava in Serie D, e lo portai a Lecce. Si vedeva che aveva qualità ma andava fatto crescere, passo dopo passo. E nel penultimo turno di campionato, Valeri ha segnato proprio contro il Lecce, con la maglia della Cremonese. Ripeto, coi giovani serve pazienza. Soprattutto con quelli stranieri”.
