Il tecnico boemo, guida del Lecce nel 2004/05 e per parte del 2006/07, ha parlato dello storico traguardo delle mille panchine da tecnico a La Gazzetta dello Sport.
MILLE. “Raggiungere questo traguardo mi fa capire che gli anni sono passati, ma che qualcosa di buono devo averlo fatto per raggiungere un numero così alto di panchine. Mi chiamano Maestro nonostante non abbia vinto niente? Ringrazio chi lo dice, ho sempre pensato che per vincere bisognasse segnare un gol in più dell’avversario. Non è vero che non curavo la fase difensiva, ma l’obiettivo è sempre stato imporre il gioco, cercare il gol e soprattutto divertire il pubblico. Ho sempre inseguito anch’io il risultato, cercandolo però di ottenere attraverso lo spettacolo e la bellezza. Non sempre ci sono riuscito, ma non ho mai smesso, né smetterò mai di pensare che questa era è e sarà sempre la strada giusta”.
DOPING. “Senza nessun dubbio la battaglia contro il doping ha frenato la mia carriera. Non mi sono mai pentito di quel che ho detto e sostenuto. Il tempo mi ha dato ragione e il riconoscimento della gente ancora oggi è per me motivo di grande orgoglio. Ho sempre cercato di difendere i valori dello sport e del calcio, vengono prima di tutto. Mi addolora solo sapere che a pagare il prezzo delle mie denunce siano state anche le mie squadre in campo”.
Auguri mister 👏
AUGURI MAESTRO BOEMO!