Nel corso della lunga conferenza stampa odierna il dt del Lecce ha parlato anche della situazione relativa ai difensori centrali.
In particolare Pantaleo Corvino è tornato sugli addii di Brynjar Ingi Bjarnason e, soprattutto, di Biagio Meccariello, ceduto alla SPAL per soddisfare una sua richiesta e premiarne la professionalità e la dedizione mostrata in maglia Lecce: “Difficilmente ci facciamo trovare impreparati, ma perché stavolta vogliamo volutamente tornare in campo con tre elementi per quattro ruoli? Perché chi merita va premiato. Inizialmente abbiamo ottimizzato al massimo il trasferimento di Bjarnason, uno che voleva giocare per non perdere la nazionale. Poi è arrivata la richiesta di Meccariello, che voleva trovare spazio in un club dove poteva essere il titolare. Era il quarto marcatore, ma anche un ragazzo da premiare. Ora abbiamo tre titolari e stiamo lavorando per completare il reparto difensivo. Abbiamo un solo compito, quello di allargare la qualità. E’ l’unico principio che ci accompagnerà nella scelta anche del quarto difensore”.
Meccariello 10 volte meglio di Dermaku
Vabbè, i giocatori vanno e vengono per soldi, l’idea della MAGLIA esiste poco e niente. A proposito, Sabelli torna stasera a Brescia, è un fatto che dovrebbe preannunciare la permanenza a Lecce di Calabresi?
Dove sono tutti quelli che sostenevano fosse stato venduto? Questo un altro senatorino che per denari ha cercato casa altrove. Merita affetto questa tipologia di personaggi? Allora siete masochisti.
PS
La uesse Lecce è la vera signora: un altro senatore che produce 0 plusvalenza. Meglio perderlo che trovarlo. CHI NON AMA LECCE MEGLIO CHE SE NE VADA, PER SEMPRE.
PPS
e infatti lui stesso si era sorpreso di tanto affetto, sa quello che ha chiesto: soldi e garanzie . Accontentato come Mancosu, degno suo compagno di merende.
Meccariello ha sudato la maglia e ha raccolto come sentimento quanto ha seminato. Un professionista fa la sua richiesta e la Società risponde come meglio crede (vd Gabriel). E’ indubbio che Meccariello ha onorato la maglia fino all’ultimo (leggi le parloe di Corvino) e per questo è stato ringraziato con affetto e stima. I termini sotto sono fuori luogo per un calciatore che ha avuto il comportamento di Meccariello.
Ci vuole equilibrio in tutto. Il clamore della dipartita di un normalissimo calciatore, che ha lavorato per 512.000 euro anni, come la media degli italiano faticano per meno di 40000 (nel salento meno della metà), è esagerato. Una parte di questo clamore è perchè la maggioranza non legge nei dettagli le personalità dei calciatori e giudica fenomeno ciò che è normalità: con tutte le pecche del caso..
Ma capitu, darul?