Il solo precedente tra Ramarri e giallorossi registrò l’esordio in campionato al Via del Mare per l’Hispanico e poche altre emozioni.
Tra le compagini che il Lecce ha incontrato meno volte nella sua lunga storia cadetta c’è l’ultimo avversario che il calendario di Serie B oppone alla marcia dei giallorossi, ovvero il Pordenone. Il passato dei due club parla infatti lingue diverse, visto che solo da tre anni i friulani sono riusciti a strappare un biglietto, quello della seconda serie, che hanno perso già da qualche settimana.
Un precedente al Via del Mare c’è comunque stato, ed è quello della scorsa stagione. Prima giornata della surreale annata 2020/21, l’unica della storia pressoché interamente a porte chiuse. Il Lecce ospita per la prima volta i Ramarri nel proprio stadio per inaugurare il suo cammino in B, da neo retrocesso, sotto la guida di Eguenio Corini. Si tratta dell’esordio in giallorosso per il tecnico, ma anche per Zuta, Henderson, Adjapong, Listkowski e soprattutto Massimo Coda.
Non un grande esordio, per la verità, quello del futuro capocannoniere del campionato: gambe ancora imballate e zero vere occasioni. Al contrario solo il palo fermò uno scatenato Listkowski, da tutti indicato come il giovane più promettente nell’inizio di stagione non fiammeggiante dell’undici giallorosso. E decisamente poco emozionante fu quella gara, che di fatto registrò solo una grande opportunità per parte: Listkowski, appunto, e Diaw. Salutò così con questo 0-0 Jacopo Petriccione, sceso in campo di fatto con la valigia in mano a disputare il suo ultimo match di campionato in maglia Lecce dopo due anni fatti di gioie, delusioni, ma soprattutto tanti applausi. E un ultimo gol segnato in quel Lecce-Spezia che tutti i tifosi salentini sperano venerdì possa essere replicato.
Io stavo a RC