Il Lecce è già a capofitto sul calciomercato, da cui dopo le cessioni illustri si attendono importanti colpi, e sulla preparazione precampionato.
Sebbene i giallorossi si siano radunati da oltre una settimana e siano già in ritiro a Folgaria, è ufficialmente iniziata oggi la stagione 2022/23. Parte dunque formalmente con l’inizio di luglio la missione permanenza in Serie A per il Lecce di Marco Baroni, chiamato alla seconda impresa di fila. L’obiettivo è presentarsi ai nastri di partenza nel miglior modo possibile (ma servirà pazienza) e proseguire ancor meglio.
Sul campo i lavori sono partiti con il primo allenamento in casa di sabato scorso. Poi, dopo il pre-ritiro, si prosegue a partire da oggi a Folgaria, dove la squadra si trova da meno di 24 ore. Già martedì la prima sgambata con i dilettanti del Postal, poi le altre sfide con Rovereto e Bochum con l’obiettivo di mettere benzina sostanziosa nelle gambe.
Nel frattempo, poi, c’è il mercato. Dopo la conclusione dei prestiti e le cessioni di Coda, Lucioni e Monterisi, oggi sono arrivati anche gli svincoli di Gabriel, Ragusa, Benzar ed Asencio (gli ultimi due si erano già accordati rispettivamente con Farul e Cittadella). Per dei rapporti che si concludono altri che iniziano formalmente (Ceesay, Brancolini e Frabotta) e soprattutto inizieranno. Il calciomercato estivo ha formalmente preso il via e la piazza giallorossa si attende grandi cose da Corvino che chiede giustamente pazienza ma, al contempo, promette che non deluderà.
Scusate ma la salvezza è a portata di mano, tranquillamente, la spezzia ha totalizato 36 punti nello scorso campionato quindi già con la rosa attuale e con i prestiti fatti e cessioni, si poteva tranquillamente realizare l’obbiettivo.
Quindi poche chiacchere e tanti fatti!
Credo nella società, nell’intuido di Corvino, penso che faremo una buona stagione, anche migliore di società più ricche.. Forza Lecce.
L’articolo parla nel contesto,,,lecce si butta a capofitto,,,,, si ma per ritornare in serie B. La società con la cessione di chi è andato via, e per chi ancora sarà ceduto , dimostra di pensare solo a vendere ,dando un chiaro. Segnale che non ci sono capitali sufficienti per affrontare questa serie. A
Cozze e canestrelle vive vive
Non capisco, e parlo da professionista del settore, il motivo per il quale la società (e di conseguenza la stampa) continui a parlare di impresa, che sia la promozione in A, o che sia la salvezza. Vi garantisco che non è una buona strategia per i propri tesserati.
Cioè, magari sarà pur vero visto le risorse a disposizione, ma per favore smettete di usare questa modalità comunicativa. E’ deleteria.