Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Serie A, il pagellone dell’andata: a Napoli tra sogni e perfezione, Lecce meglio delle big. Flop Sassuolo

Poche squadre come i giallorossi hanno dato tanta sorprendente continuità in termini di prestazioni. Bene anche la Lazio, Samp la peggiore: i nostri voti.

Napoli 9,5 – Non diciamo cosa manca per rende più tondo il voto perché ben consci di quanto importante sia la scaramanzia all’ombra del Vesuvio. Tra difesa granitica, manovra-spettacolo e attacco atomico il cammino dei partenopei è sinora stato un assolo perfetto, e non bastano certo le ottime prove isolate di Fiorentina, Lecce ed Inter a rendere meno manifesta la superiorità azzurra

Lecce 8 – Come per altre valutazioni, anche quella dei giallorossi non è certo “rovinata” da una caduta come quella di Verona (l’unica meritata, assieme a Bologna) in un contesto fatto di prestazioni sempre toste, spesso sorprendenti e belle (e alla pari con chiunque). Non si può certo essere tacciati di tifo nel dire, per quanto espresso sul campo, i salentini avrebbero meritato almeno 4-5 punti in più dal sapore di 9° posto, sebbene i 20 con 14° attuale rendano comunque strepitoso il cammino della squadra più giovane e che ha speso meno dell’intera Serie A

Lazio 8 – Per gioco seconda tra le big forse solo al Napoli, nel rapporto qualità complessiva-risultati sicuramente quella che lì su sta facendo meglio. Merito dei “titolarissimi” e di Sarri che con Romagnoli e Casale ha mostrato una super difesa, mentre come sempre paga gli impegni ravvicinati e qualche calo di concentrazione senza il quale sarebbe seconda in solitaria

Atalanta 7,5 – La prima capace di andare in vetta in solitaria, ancora prima del Napoli, senza un inverno nero messo alle spalle con le ultime tre roboanti prestazioni sarebbe ben più su. E’ l’anno di transizione, con tante nuove scommesse e gli ultimi big a dare continuità ad un progetto che non si discosta molto dal passato e sta dimostrando di essere solido, beneficiando in sede di risultati anche certo della prima stagione senza Europa dopo 5 annate strabilianti

Udinese 7,5 – E’ stata la sorpresa numero 1 dell’inizio di stagione, in cui ha fatto ammattire le grandi (umiliate Inter e Roma) e sognato un’Europa tornata clamorosamente alla portata (ma difficilissima) dopo la penalità alla Juve. Gli infortuni, quello di Deulofeu su tutti, le hanno tolto smalto e per 10 turni non ha più vinto pareggiando comunque più che perdendo e non smettendo di mettere in mostra elementi interessanti come Lovric e Bijol tra gli ultimi

Empoli 7,5 – Sembrava avere meno mezzi per affrontare con disinvoltura il nuovo campionato rispetto all’anno scorso e proprio per questo la compagine toscana, imbottita d giovani scommesse, ha sorpreso virando addirittura da nona. Pochi gol all’attivo nonostante un gioco, quello di Zanetti, non certo di contenimento bilanciati dall’essere riusciti a mettere in mostra i propri gioielli come Parisi, Cambiaghi (atalantino, per la verità) e soprattutto Baldanzi

Milan 7 – Il finale di girone da incubo non deve trarre in inganno circa quello che è stato l’andamento positivo di quella che è a tutti gli effetti la vice-capolista. Quando tutto è girato senza intoppi la banda Pioli non è apparsa così lontana da quella scintillante di Spalletti, ma ai primi ostacoli ha faticato a rialzarsi palesando qualche pecca di personalità e profondità della rosa

Spezia 7 – Tra le squadre già in A era quella che, in estate, veniva indicata come maggiormente indiziata alla retrocessione, e invece Gotti è riuscito a virare a +6 riuscendo a far esplodere pezzi subito pregiati come Kiwior e Holm. Sempre sopra la linea di galleggiamento, i liguri sono riusciti a mostrarsi gagliardi sbagliando poche gare e sfiorando anche dei colpi con le big

Torino 7 – Da un lato il merito di essersi tenuto sempre agevolmente lontano dalla zona calda, dall’altro l’impossibilità di fare quel qualcosa in più che, talenti alla mano, sarebbe pienamente alla portata della formazione di Juric. Disturbare i cugini nella lotta alla Conference sarebbe forse troppo, considerato che i granata, capaci di imprese (doppie) come quella con il Milan, spesso mancano proprio all’esame di maturità con le piccole

Inter 6,5 – A rincorrere fin da un inizio campionato partito con un successo a tempo scaduto al Via del Mare, dove qualche avvisaglia di un collettivo secondo a nessuno sulla carta ma privo del campione che si accende dal nulla e di un gioco dirompente c’era stata. Con l’arrivo del freddo è stata un’altra Inter con le chicche del successo sul Napoli e della Supercoppa che però non cancellano l’incredibile score di sei sconfitte in metà annata

Roma 6,5 – Sempre in sordina, mai spettacolare, come dimostra la differenza reti la più “cortomusista” delle grandi, eppure sempre lì nel gruppetto delle terze in piena corsa Champions. Certo però che 25 gol fatti sono davvero troppo pochi per un collettivo che vanta dalla trequarti in su nomi come Dybala, Abraham, Belotti, Zaniolo e Pellegrini e che, nella parte sinistra della classifica, è quella che ha mostrato meno gioco

Monza 6,5 – Neopromossa con annesso Paperone come non se ne vedevano dai tempi di Juve-Genoa-Napoli, il giudizio è discretamente positivo perché, a dispetto di chi la voleva subito in lotta per l’Europa, la salvezza tranquilla era l’obiettivo che sembra alla portata. Un ottimo autunno avviato con il colpo sulla Juventus ha fatto dimenticare l’impatto-shock con la Serie A, la media non entusiasma e nemmeno delude

Juventus 6 – Sappiamo bene che, senza il pesante -15, staremmo parlando della vice-capolista alla pari del Milan. Al netto degli infortuni resta tra le rose più complete e quella con il monte ingaggi più alto, per cui anche 38 punti sarebbero pochi soprattutto se si considera che sono arrivati anche con successi immeritatissimi come quelli con Lecce e Cremonese su tutti

Bologna 6 – Sufficienza risicata per una stagione che si preannuncia l’ennesima da “vorrei ma non posso”. Certo ad influenzare, più che i tanti infortuni, sono stati i tristi peggioramenti del compianto Mihajlovic, sostituito da un Thiago Motta che quantomeno è riuscito, pur senza exploit, a trovare una quadra

Salernitana 6 – Strappa il voto positivo perché, a dispetto degli investimenti, resta squadra da lotta per la salvezza e perché il suo avvio è stato quello di collettivo che poteva far sognare il caldo pubblico dell’Arechi. Poi un crollo verticale di una squadra che si è sfaldata fino a sgretolare un rapporto con Nicola ricucito in extremis

Fiorentina 5 – Tra le principali delusioni della stagione, tanto da essere l’unica delle squadre italiane partecipanti alle coppe europee a non aver mai lottato, neppure per una giornata, per un piazzamento UEFA. Certo, ora le cose potrebbero cambiare e l’Udinese non è lontana, tuttavia ciò non cancella un girone d’andata a metà tra l’anonimato ed il noioso con più preoccupazioni del doversi guardare alle spalle che guizzi del bel gioco visto l’anno scorso, nonostante un Amrabat tra i top in Qatar

Sassuolo 4,5 – Vedere una squadra del genere, sulla carta e per potenzialità di gioco non troppo distante da chi lotta per il settimo od ottavo posto, girare la boa al quart’ultimo ed in crisi totale rende l’idea del flop a cui rischia di andare incontro Dionisi. Pinamonti e Laurientè sicuramente non sono Scamacca e Raspadori, ma nemmeno gli ultimi arrivati ed i neroverdi hanno l’obbligo di invertire la tendenza dopo una scialba andata per evitare guai peggiori

Verona 4,5 – La cura Zaffaroni ha rimesso quantomeno in piedi quella che sarebbe stata per distacco la peggior squadra del girone d’andata, incapace di reagire alle difficoltà (vedi i 10 ko di fila) nonostante una rosa non da ultimo posto. I 7 punti del 2023 hanno riacceso miccia e speranze alzando anche di un punto e mezzo un voto dal sapore di storico flop

Cremonese 4,5 – Mezzo punto in più perché neopromossa imbottita di (davvero troppi, con qualche straniero decisamente evitabile) esordienti (Alvini incluso) e perché, per quanto visto, qualcosa in più sarebbe stata anche meritata. Certo però che chiudere l’andata a 8 punti rende davvero tutto troppo difficile, anche per uno come Ballardini partito con il piede più che giusto

Sampdoria 4 – I problemi societari sono stati bilanciati dalla risposta pazzesca del pubblico doriano, dunque non bastano a giustificare un cammino che nemmeno la grinta di Stankovic è riuscito a raddrizzare un granché. Terza peggior difesa e soprattutto appena 8 gol fatti, score a dir poco imbarazzante sebbene i nomi in rosa avrebbero fatto pensare a qualcosa di diverso, sicuramente a qualcosa in più

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
1 anno fa

A inizio campionato qualcuno mi rinfacciò che il Sassuolo era meglio del Lecce e che noi eravamo molto inferiori….i fatti mi stanno dando ragione….in tutti settori!!!!Forza Lecce….
💛❤️💯💪 Terra priciata!!!!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
1 anno fa

I pagelloni si dovrebbero fare a fine campionato,dobbiamo macinare punti!

Dani
Dani
1 anno fa

cose che lasciano il tempo che trovano..
oggi inizia un altro campionato

Articoli correlati

Era il 25 aprile 2004 quando lo storico Lecce di Delio Rossi rifilò quattro reti...
L’attaccante nato a Vimercate, autore del rigore-salvezza l’anno scorso, sarà di scena al Via del...
L’allenatore di Porto Viro punta alla vittoria contro il Monza per dare continuità ai colpacci...

Dal Network

La gara di venerdì sera dello stadio Benito Stirpe è importante per i destini futuri...
L'ex campione del mondo da giocatore con l'Italia nel 2006, prende il posto dell'esonerato in...

Altre notizie

Calcio Lecce