
Marco Baroni ritrova la squadra grigiorossa, allenata nella prima parte di stagione nel 2010/2011 e affrontata più volte in B.
L’esperienza professionale alla Cremonese non è stata certo la parentesi più felice della carriera di Marco Baroni. L’allenatore toscano partì dalla Cremo dopo le panchine in A al Siena. Allo Zini, il ruolino di Baroni, che aveva a disposizione un giovane Massimo Coda, fu tutt’altro che entusiasmante: 13 punti in 12 gare non bastarono alla conferma per una squadra che voleva lottare per la promozione in Serie B. La sconfitta per 3-0 contro la Reggiana fu fatale dopo quattro pareggi consecutivi.
Baroni tornò a guidare i grigiorossi nella stagione 2019/2020, tornando dopo 9 anni. Il cambio di rotta impresso dopo la gestione di Massimo Rastelli non portò a grandi ambizioni. In 12 partite, Baroni collezionò la media punti/gara di 1.17 vincendo solo due volte in campionato. A decretare l’interruzione dell’accordo professionale fu la sconfitta di Pordenone seguita a un pareggio casalingo contro la Juve Stabia.
Prima di diventarne allenatore, Baroni sfidò la Cremonese nella seconda avventura da allenatore di prime squadre. Dopo la Rondinella, nel 2001/2002, il trainer del Lecce guidò il Montevarchi in C, pareggiando 0-0 con la Cremo il 4 novembre 2001. Baroni iniziò a ritrovare i grigiorossi diciannove anni dopo, battendoli con la Reggina al Granillo (1-0, Folorunsho) e pareggiando 1-1 (Valzania,Rivas) al termine della stagione 2020/2021. Dallo Zini iniziò traumaticamente il cammino del Baroni allenatore del Lecce, sconfitto 3-0 (Valzania, Buonaiuto, Valeri) dai padroni di casa. Nel match al vertice del ritorno, giocato nel freddo di una Lecce avvolta dalla tramontana, l’autorete di Okoli regalò la vittoria a Baroni, la seconda in carriera contro la Cremo, dopo i punti di Gallo e Ciofani.
Nell’andata del campionato in corso, Baroni ha ritrovato la sua ex squadra per la prima volta in Serie A. Il 2 ottobre, la Cremo allenata da Alvini, predecessore di Ballardini, imballò il Lecce bloccando le fonti di gioco laterali e posizionando il finto trequartista Pickel su Hjulmand. La gara finì 1-1 a seguito dei calci di rigore realizzati da Ciofani e Strefezza, ma la Cremonese ebbe delle ghiotte occasioni in cui solo le parate di Falcone evitarono la sconfitta. Ora, Baroni e i salentini vorranno dare una risposta di forza dopo due sconfitte consecutive in altrettanti scontri diretti, ma di fronte c’è una squadra elettrizzata dallo storico accesso nella semifinale di Coppa Italia.
