L’ex portiere del Lecce per quattro stagioni, oggi preparatore dei viola, ha commentato la partita giocata domenica al Franchi alla Gazzetta del Mezzogiorno

INCROCIO SPECIALE. “Affrontare il Lecce è un’emozione particolare, questa volta di più perché ho trovato igiallorossi in Serie A. E’ stata un’occasione per incontrare tanti amici, nel corso della mia esperienza a Lecce ho attraversato tre diverse proprietà, da ultima quella attuale. Ho avuto il piacere di salutare il presidente Sticchi Damiani, dirigenti e collaboratori, tutta gente che mi ha lasciato degli ottimi ricordi. Faccio il tifo per la salvezza del Lecce, penso e spero che possano raggiungere presto l’obiettivo”.

PER RIPARTIRE. “Dal punto di vista dei risultati il Lecce viene da un periodo non positivo, ma credo che la squadra abbia tutte le carte in regola per centrare la salvezza. D’ora in avanti le partite diventeranno più difficili e i punti saranno pesanti”.

FALCONE. “Falcone lo seguo da un bel po’ di tempo, è davvero un bel portiere e mi piace il suo modo d’interpretare il ruolo. Adesso ha avuto anche la convocazione in nazionale, è un risultato molto importante che ha saputo meritarsi per quello che ha fatto finora. Sono davvero contento quando i portieri italiani iniziano ad avere l’attenzione che meritano”.

PORTIERI. “La scuola italiana era un tempo considerata la più forte, oggi però vedo i portieri di top club italiani stranieri, basti pensare a Inter, Milan, Juventus e Roma. La Lazio con Provedel ha trovato un ragazzo interessante. Qui a Firenze ho la fortuna di lavorare con tre bravi portieri come Terracciano, Sirigu e Cerofolini”.

SERVE LA SPINTA IN CASA. “La salvezza passerà dalle sfide in casa, il Via del Mare sa essere determinante quando si tratta di spingere la squadra. I giocatori sanno di avere il calore dei tifosi dalla loro parte e questo sarà un punto a favore nella corsa salvezza. Bisogna ottenere risultati importanti nelle sfide casalinghe”.

IL PASSATO GIALLOROSSO. “Ho bellissimi ricordi. C’è stata la piccola parentesi spiacevole della finale playoff persa contro il Carpi in Serie C, ma è un passaggio che, per quanto doloroso, non può farmi cambiare idea sul Salento. E’ una terra meravigliosa che ho amato e che amo tuttora, perché con la maglia del Lecce ho vissuto ricordi bellissimi e soprattutto ho coronato il sogno mio e di ogni ragazzo che inizia a giocare a calcio, ovvero arrivare a giocare in Serie A”.