La scelta dell’omonimo ct Kasper, già reduce dal peggior Mondiale dei danesi da diverso tempo, non ha decisamente pagato

La gioia della prima convocazione ufficiale dopo lo stage di maggio non è stata seguita poi dall’emozione dell’esordio. Così Morten Hjulmand fa ritorno nel suo Salento, dove domani riprenderà il lavoro agli ordini di mister Marco Baroni per avviare la preparazione del match di lunedì ad Empoli. Un pizzico di fisiologica delusione per un “cap” che tarda ancora ad arrivare nonostante i numeri del classe 1999 del Lecce siano tutti dalla sua parte, anche perché i risultati non hanno certo premiato la scelta del ct Kasper Hjulmand.

Nella prima delle due uscite per le qualificazioni a Euro 2024 la Danimarca era riuscita ad imporsi agevolmente sulla Finlandia, battuta in territorio amico per 3-1. Nel secondo turno, poi, il patatrac: un umiliante 3-2 subito dal calcisticamente piccolo Kazakistan, capace nella ripresa di ribaltare lo 0-2 ospite e vincere un match che ha già fatto la storia del Paese dell’ex URSS. Non ci sarà mai la controprova, ma con l’inserimento di un elemento di quantità ed agonismo come il capitano del Lecce i biancorossi avrebbero certamente avuto più possibilità di portare a casa il risultato. Un motivo in più di rimpianto per Morten che, si spera, avrà presto nuove possibilità di misurarsi a livello internazionale.