
M’Bala Nzola, attaccante dello Spezia, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Cronache di Spogliatoio’
“Il mio procuratore mi telefonò: «Mbala, fermo. C’è l’ultima occasione. Si chiama Virtus Francavilla, sono riuscito ad avere un provino». Partimmo in treno: 7 ore di viaggio, infinite. Io ero demotivato, lui mi disse: «Questa è la tua prima finale di Champions League». Ci fermavamo di continuo, in ogni paesino sulla costa. Il tempo non passava mai, le ansie mi salivano a gola. Non per la prestazione che avrei dovuto fare, ma per la sensazione di sconforto che mi tenevo dentro. Sarei tornato in Francia, a fare chissà cosa. Quel giorno, la Virtus giocava un’amichevole contro il Monopoli. A un certo punto, la gara venne interrotta. Pioveva, ma niente di che. Quel giorno, sugli spalti, c’era un uomo: Stefano Trinchera. Era il ds di quella squadra, oggi è al Lecce. Non ho mai capito cosa sia successo fino a qualche settimana fa, quando proprio su Cronache ho letto la sua intervista. Come vi raccontavo, non pioveva troppo. Lui mi vide, rimase folgorato. Per paura che ci fossero altri scout sugli spalti, con la scusa dell’acquazzone entrò in campo e convinse l’arbitro a interrompere tutto. «Piove troppo», ma non era vero. Chiamò il presidente Magrì, che era in vacanza, pregandolo di tornare e firmare il mio contratto. Accadde tutto in poche ore. Io ricordo solo che era un sabato ed ero scoraggiato. In confusione, ma era la svolta”.
Su CalcioSpezia.it l’intervista completa.
