Il terzino del Lecce ha parlato del suo passaggio in giallorosso a La Nuova di Venezia e Mestre
A LECCE. “Sono molto contento. E’ difficile andare via a gennaio in una squadra dove ci sono gerarchie consolidate. In più, c’è molta differenza tra B e A, soprattutto a livello fisico, ma sono molto felice e determinato. Ho saputo dell’opportunità dopo l’ultima partita con il Cittadella prima della sosta di gennaio. C’è stato un po’ di tira e molla, poi comunque Corvino, che ho avuto a Bologna, ci teneva molto al mio arrivo a Lecce. Il 14 gennaio ho giocato la partita con il Pisa e il giorno dopo sono partito per Lecce. Ho scoperto che era fatta a metà gennaio”.
COMPAGNI. “Mi trovo bene con tutti, sono dei ragazzi straordinari. Umtiti è un ragazzo fantastico, sta sempre in gruppo con noi e non fa lo snob nonostante la sua carriera. Sto spesso con Baschirotto e Colombo, passiamo molto tempo in palestra insieme”.
ASCESA. “Nel calcio è difficile arrivare in alto, tutti vogliono ambire al grande palcoscenico. Quando si finisce la Primavera si devono considerare numerosi aspetti. Potevo restare a Bologna un anno dopo le giovanili anche perché si erano fatti male i terzini titolare, ma mi sembrava una forzatura. Ho preferito scendere in C, giocare e fare bene. L’anno dopo poi è arrivato il Cittadella, sapevo che sarebbe stato un ambiente ideale dove crescere”.
LAUREA IN SCIENZE MOTORIE. “A marzo mi sono laureato e per la tesi ho avuto la possibilità di lavorare con Katia Serra, ex calciatrice italiana. La tesi è stata sullo sviluppo del calcio femminile, dove siamo ancora indietro nonostante i passi avanti fatti”.