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I giallorossi conquistano la salvezza grazie all’insperata vittoria conquistata a Monza e, dopo 12 anni, nuovi uomini scrivono la storia del club.

L’essenzialità del calcio. Una parata, un gol, l’urlo che ti esplode in gola e fa dimenticare per novanta minuti e più la quotidianità. Il Lecce fa sorridere ancora la sua gente e lo fa nello stadio dove, nel 1985, i giallorossi hanno conquistato per la prima volta la Serie A. Il 28 maggio 2023 è stata una prima volta per tanti, anche se è la salvezza numero otto in Serie A.

La permanenza nella massima serie corona il ciclo della presidenza di Saverio Sticchi Damiani, già condottiero di tre promozioni. E’ la prima salvezza in Serie A del secondo ciclo di Pantaleo Corvino, è la prima gioia di un gruppo di calciatori esordienti guidati da capitan Morten Hjulmand, danese con l’accento leccese, Valentin Gendrey, Alexis Blin, Assan Ceesay, Federico Baschirotto, Antonino Gallo e gli altri. E’ la prima gioia in Italia anche di Samuel Umtiti, un leader vero capace di emozionarsi sin dal primo atterraggio nel Salento e poi in campo per la lotta salvezza dopo aver alzato la Coppa del Mondo e, lo possiamo dire, pronto a tornare nel calcio che conta grazie al Lecce. E’ la prima gioia anche per Lorenzo Colombo, 21enne che ha trascinato in porta il pallone più pesante della sua vita dopo un annata difficile.

Db Monza 28/05/2023 – campionato di calcio serie A / Monza-Lecce / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Christian Gytkjaer rigore parato

Il primo crocevia fondamentale è arrivato al minuto 87. Dopo un rude intervento di Baschirotto su Colpani, Doveri ha assegnato il calcio di rigore per il Monza. Gytkjaer, eroe del Monza degli anni Duemilaventi, si è presentato sul dischetto per cercare di portare i brianzoli in Europa e salutare al meglio. In quel momento, i più ormai erano rassegnati. La testa era già al Via del Mare, alla carica da dare contro il Bologna. Questa volta no, il contratto con la storia che ci condanna a soffrire fino alla fine non è valido. E a mettere la prima clausola è stato Wladimiro Falcone, un altro ragazzo delle prime volte. Slancio perfetto come un saltatore in lungo e polso destro che blocca il cuoio destinato all’angolino. Urlo, gioia, incredulità, primo amore che ritorna ad ardere a pochi giorni dalla lunga estate.

Ci sono immagini che si possono sentire. Immagini che, tra il sacro e il profano, dipingono quadri d’arte moderna, di strada, genuina, ma pur sempre arte. L’espressione descrive al meglio le due foto che abbiamo scelto per chiudere questa giornata storica. Nello scatto di copertina il tempo sembra quasi fermarsi dopo un raggio di sole bollente che ha squarciato le nuvole di una partita fatta più di ripieghi ed errori che di occasioni. Il pallone spinto dallo scarpino sinistro di Colombo, Di Gregorio che incolpevolmente vola via verso la propria sinistra e apre la porta al tripudio. Il carico di adrenalina, in campo e sugli spalti, non è mai stato così alto. Minuto tra il 100 e il 101, attimi interminabili in attesa di un altro controllo al Var. Tecnologia, amore, colori giallorossi e istinti primordiali che s’intrecciano come sole, mare e vento, storia, natura e gente innamorata e passionale. 

Dietro la porta si possono scorgere facce incredule, schiene piegate dall’ansia, mani nei capelli, (fortunatamente pochi) smartphone che catturano un momento che è meglio vivere nella testa e nel cuore che in una scheda SD. C’è chi esplode e a denti stretti tiene in mano il proprio vessillo, chi non guarda, chi già sta esplodendo e si arrampica sulle spalle di sconosciuti che diventeranno compagni di vita di un ricordo che resterà per sempre. Pugni che si agitano, occhiali da sole che forse nascondono qualche lacrima d’emozione, gomiti che agiteranno bottiglie e brinderanno durante un’intera notte. Che sia essa vissuta sulla A14 con direzione Salento, tra le vie del Barocco illuminato, nei paesi della nostra provincia, nelle case con amici e familiari vestiti di giallorosso, al mare per rallentare un cuore sottoposto oggi a grandi sforzi… Sarà una notte d’amore!

Gloria a te Lecce, gloria a tutti noi che ti amiamo! 

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Carlu te Cannule
Carlu te Cannule
10 mesi fa

Mi scuso con tutti, mi devo ricredere.
Baroni è il miglior allenatore che abbiamo avuto e Corvino è il top.
Mi sono lasciato prendere dal troppo amore per il Lecce, ma ora sono pentito

Stefano
Stefano
10 mesi fa

Felicissimo per il Lecce, ve lo meritate. Da tifoso del Cagliari ricordo bene il bellissimo gesto del novembre 2019, qui certe cose non le dimentichiamo. La mia compagna poi è salentina, ragion per cui ho apprezzato lo striscione che si vede negli highlight SALENTO IS NOT PUGLIA. Grandi!

Antonio Leccese a Bologna
Antonio Leccese a Bologna
10 mesi fa
Reply to  Stefano

Grande Stefano, come noi apprezziamo voi isolani e spero di vedere voi che battete la Beri!

Luciano
Luciano
10 mesi fa

Hai visto la partita allo specchio? Lo scarpino di Colombo era il sinistro, cosi come pure il volo di De Gregori, sempre alla sua sinistra.

Felcini fabio
Felcini fabio
10 mesi fa

Da san benedetto del tronto ho gioito ieri al rigore dei giallrossi,venivo a lecce per lavoro tanti anni fa mi siete rimasti nel cuore,altrettanti in bocca al lupo per i prossimi anni.

Luciano
Luciano
10 mesi fa
Reply to  Felcini fabio

Fa molto piacere questa testimonianza all’ospitalità salentina.

Cazzaturu
Cazzaturu
10 mesi fa

Sempre creduto nel mister Baroni e un Pantaleo Corvino (signori veri). A tutti li mberdi ca minane vilenu: tocca buttati lu sangu a canali!

Stefano Lanzo SAN PIETRO V.
Stefano Lanzo SAN PIETRO V.
10 mesi fa

Domenica contro il Bologna voglio uno stadio colorato di giallorosso…tutti con magliette e bandiere e poi ci nu zumpa pe 90 minuti te fila…..

Luca
Luca
10 mesi fa

Dedicato a tutti gli sbruffoni che hanno sputato veleno sul lecce e sulla società:
RICOVERO ALLA NEURO che forse qualcosa si riesce a fare.
FORZA LECCE💛❤

Antonio
Antonio
10 mesi fa

Ragazzi inutile dire che Corvino è uno che di calcio ne sa tanto. E Baroni a parere mio è stato un buon allenatore. Ad inizio campionato a metà stagione tutti avremmo firmato quello che stava succedendo.

Gianni4
Gianni4
10 mesi fa

È bello che a segnare il gol che sancisce la nostra salvezza sia stato uno dei giocatori più bersagliati da alcuni infimi pseudo-tifosi, a significare che loro non capiscono un c@××o e che la società tutta, Corvino, Baroni e la squadra sono dei grandi. Avanti Lecce 💪💛❤️

Mesciu Marcellu
Mesciu Marcellu
10 mesi fa
Reply to  Gianni4

Minate intra na tagghiata e
poi na gittata te cimentu subra

carloalemanno
carloalemanno
10 mesi fa
Reply to  Gianni4

per me colombo se ne può andare anche domani, non è da un rigore che si giudica un giocatore nel bene e nel male!

Giorgio
Giorgio
10 mesi fa
Reply to  carloalemanno

Un 2002 va sostenuto non affondato, il ragazzo ha fatto cose bellissime e cose inguardabili ma ha delle potenzialità che se non lo si umilia ed offende e gli si fa sentire fiducia può tirare fuori. La differenza tra un tifoso che vuole il bene della sua squadra e uno che invece vuole solo sfogare le sue frustrazioni è tutta qui.

Alieno Giallorosso
Alieno Giallorosso
10 mesi fa

Gran bell’articolo, complimenti!

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