L’ex bandiera della Roma, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha un passato felice da calciatore anche nel Lecce, contribuendo alla promozione in A del 1998/99. A distanza di anni, poi, il “Principe” Giannini ha scritto la storia del Gallipoli, portato in Serie B nel 2008/2009
ARTEFICI. “Il Lecce ha in squadra un bel mix, creato dalla sapienza e dall’esperienza di Pantaleo Corvino e ben gestito da Marco Baroni. Credo che l’allenatore meriti la conferma anche per la prossima stagione”.
ANDAMENTO. “Un campionato importante, il campionato che avevamo pronosticato tutti noi, che siamo stati comunque nell’ambiente e abbiamo frequentato Lecce. Nel momento in cui è tornato Corvino, sinonimo di organizzazione e esperienza, così è stato: alla fine si sono salvati e hanno fatto un ottimo lavoro. E’ stato molto bravo anche Baroni”.
BARONI E GIANNINI COMPAGNI NELLA ROMA“. Era una promessa, un giocatore importante. Era venuto a Roma con ottime credenziali e ha fatto anche abbastanza bene. Un giocatore intelligente, anche arcigno, ha dato il suo contributo importante a noi in quegli anni”.
CONFERMA PER BARONI? “Secondo me sì, ha salvato la squadra con una giornata d’anticipo. C’è stato un momento in cui il Lecce era a metà classifica e ha fatto discretamente bene sotto il profilo del gioco. Lo scorso anno ha vinto il campionato di Serie B. Sono già due anni che fa bene e non c’è due senza tre: io gli darei questa possibilità. Poi è chiaro che dipende da lui stesso e dalla società”.
LEADER. “Umtiti credo che abbia portato quell’esperienza e quella tranquillità psicologica che in squadre così serve tantissimo, soprattutto nei momenti difficili. Poi sono stati inseriti dei giovani che hanno fatto bene e quindi è stato un bel mix con la sapienza, con l’esperienza di Corvino, e ha portato a questo risultato”.
ALTRI PROTAGONISTI. “Falcone è stato tra i protagonisti di questa squadra e di questa meritata salvezza. Ma, ripeto, lo sono stati tutti i giocatori del Lecce e questa è una cosa che va ascritta come merito del ds, del manager che lavora in casa, conosce tutti. Parliamo di Corvino, una vecchia volpe del calcio. E’ questo un grande vantaggio per il Lecce”.
IL SALENTO DEL PRINCIPE. “Non torno a Lecce da diversi anni, il mio cuore è anche lì, Lecce e Gallipoli sono due località in cui credo di aver lasciato qualcosa. Abbiamo vinto sia a Gallipoli sia a Lecce. Lì si sta bene, si vive bene, la gente mi ha voluto sempre bene. L’ho sempre riconosciuto”.
Grazie Principe!
Purtroppo ci sono (pochi) ignoranti che non sanno neanche come si gioca a Subbuteo e che non riconoscono il MIRACOLO calcistico compiuto da Sticchi Damiani, Corvino e Baroni.
4 (quattro caproni di numero) Pseudo-tifosi da cacciare a calci in culo quando contestavano e che oggi sfilano senza dignità per le strade del Salento con le sciarpe giallorosse dopo che sono saliti da miserabili sul carro dei vincitori…
Permettetemi 2 punti di riflessione veloci.
1 Ha lasciato ricordi stupendi più il principe che ha giocato pochissimo e che spende sempre parole d’amore ed affetto per il Lecce ed il suo territorio, che gente nata, cresciuta ed affermatasi in prima squadra con i colori giallorossi mercenari di basso livello come Conte, Garzya e Brio che personalmente mi sono proprio stancato di ascoltare.
2 In tutte le interviste fatte a persone esterne dal Salento (da Giannini a Criscitiello, passando da Fascetti a Baldini giornalista, a Caressa fino ad arrivare a Pedullà) che di calcio ne capiscono sicuramente più di me tutti, e ribadisco TUTTI tessono le lodi di Corvino e Baroni per lo splendido sogno realizzato, tranne quei 4 cialtroni di UL curva nord del cxxxxazzo.
La differenza tra tifosi veraci e passionali e analisti competenti che però non tifano Lecce (tranne forse Criscitiello) è proprio nelle reazioni viscerali ed anche esagerate, sia nella gioia che nella rabbia. Ma questo è un portale di tifosi appassionati, non è per studiosi di calcio.
Concordo quando dici di Conte mercenario io aggiungerei anche rinnegato.
Fascetti grande allenatore del Lecce negli anni 80, ricordo benissimo la promozione in A nel 1985 con lui in panchina
Nessuno che riconosce meriti (?) a tRINCHERA, soltanto la dirigenza lo nomina quando si ricorda… eppure è il ds di una squadra di serie A, almeno così figura sull’organigramma.
A Trinchera chiediamo: portaci Nzola!
Domenica tutti allo stadio e in piazza con la maglietta giallorossa deve essere una marea con i nostri colori chi non le avesse può indossare magliette o tutte gialle o tutte rosse. 💛❤
Pè li causi tieni qualche consiglio o scelta libera? 😂