L’italobrasiliano, in collegamento con Dazn Talks con tanto di capelli ossigenati, ha parlato della salvezza conquistata a una giornata dalla fine

I CAPELLI BIONDI. “Avevo una scommessa da fare col parrucchiere Antonio, quando è arrivata la salvezza ho dovuto procedere. Altri miei due compagni si sono fatti biondi: Falcone e Tuia”.

LECCE-BOLOGNA. “Si giocherà più serenamente. Siamo contentissimi del campionato fatto, della salvezza raggiunta all’ultimo minuto col Monza. Giocheremo in casa con i nostri tifosi, le nostre famiglie. Lo stadio ci applaudirà per la stagione. Non c’è cosa più bella di questa”.

EMOZIONI A CONFRONTO. “Lecce-Pordenone o Monza-Lecce?. Tutte e due indimenticabili, ma l’ultima è più bella. Giocare in A con la squadra più giovane del campionato rende bellissima la salvezza”.

ALTRI EPISODI. “Ho pianto dopo il gol con la Lazio. E’ stata una stagione fantastica per tutti, avendo costruito una squadra giovane tutti ci davano per retrocessi. Abbiamo fatto uno dei campionati più belli del Lecce. Tutta la squadra e la città è stata brava. Domenica si piange ancora? Non lo so, vediamo come va. E’ emozionante giocare in casa già da salvi. Sarà una gioia immensa”.

IL CALO DEGLI ULTIMI MESI. “Non c’è mai stata paura nella mente di nessuno. La squadra era positiva, lo staff anche. Non è passata mai in mente la paura di retrocedere. C’era frustrazione quando giocavamo bene senza vincere. I risultati positivi non arrivavano ma siamo restati concentrati e sereni, andando in campo per divertirci. Cose fondamentali dette dal mister. E’ successo di tutto a Monza ed è stato bello così”.

COSA PENSAVA DURANTE IL RIGORE. “Ero in panchina con la casacca sulla fronte. Non volevo guardare ma ero convinto facesse gol ed è andata così. Colombo dà il massimo sempre e se lo merita tutto. Ero tranquillo ma avevo ansia. Mi batteva il cuore”.

LECCE SEMPRE BELLO OLTRE IL RISULTATO. “La coerenza nel gioco anche durante la difficoltà? Non è facile non cambiare anche nei momenti brutti. La prestazione c’era, nelle partite facevamo sempre quello che dovevamo fare, il mister ci parlava e noi lo seguivamo. Andando col sorriso il risultato sarebbe arrivato. Ed è arrivato. Non è facile ma ce l’abbiamo fatta. Ora ci godiamo la festa”.

IN CAMPO. “Spero di giocare titolare, voglio portare le mie due bimbe insieme a me e poi dopo la partita entrerà in campo mia moglie e i miei amici che vengono dal Brasile. Sono diventato papà a 18 e l’anno scorso è nata la mia seconda figlia a Lecce. Ciò mi ha fatto crescere in fretta”

LA FESTA. “E’ stato bello, è entrato anche il presidente nello spogliatoio. Tutti ballavamo, Banda sopra il tavolo, è stato bello, lui è umile e simpatico, faceva ridere tutti. L’anno scorso Gabriel ci disse che era diventato papà, ora non è successo niente. Vediamo l’ultima partita, ma intanto Baschirotto è stato convocato in Nazionale. Se lo merita, è una bella notizia per noi. Lavora tanto, non ho mai visto nessuno lavorare come lui”.

NAZIONALE. “Se devo scegliere scelgo l’Italia, ormai sono italiano. Le mie figlie crescono in Italia, parlano italiano”.

AVVERSARI. “Il più forte è stato Lautaro, mi ha impressionato e ha fatto una grande partita. Giocate clamorose? A me piace vedere cosa fanno gli altri, ad esempio Dybala quando ha la palla incollata ai piedi, è bello da guardare, troppo forte. Anche Pedro, mi piace il suo stile. Quante maglie ho scambiato? 5-6 ne ho prese. Ho Barella dell’Inter, Igor a Firenze, un amico, Theo Hernandez a San Siro e Zielinski a Napoli. Quale avrei voluto? Dybala non l’ho presa, avrei voluto anche Kvaratskhelia”.

FANTACALCIO DEL CAMPIONATO BRASILIANO. “E’ iniziato 10 partite fa, sono quinto e sto giocando. Sono in forma quest’anno”.

ESPETO. “In Brasile mi chiamano ancora così, sarà per tutta la vita. Quando giocavo da piccolo avevo i capelli a spina, e lì mi chiamano così. Settimana prossima tornerò in Brasile. In estate sarò con amici e famiglia e dopo un mese e dopo tornerò qui a Lecce. Sarò un po’ al mare nel Salento con le bimbe. La mia spiaggia preferita? Sono spettacolari tutte. San Foca, Gallipoli, Torre dell’Orso…vado ovunque”.

UMTITI. “E’ una persona fantastica. Per un campione del mondo venire a Lecce non è facile, è venuto sereno, tranquillo, per aiutare la squadra. Tutti i compagni sono stati aiutati. In una squadra giovane ha aiutato tutti, è stato fondamentale. Ti aiuta, è un ragazzo per bene e ti tira fuori cose belle. In partita lo vedi pressare, andare in scivolata dopo aver vinto il mondiale. Se lo fa lui, lo devi fare anche te. Vede il gioco in modo devastante e quando ha preso forma è diventato più sereno. Non abbiamo mai preso più di due gol e c’è merito. Parla in italiano? Ha imparato bene l’italiano, parla con tutti”.

LE USCITE AI PORTIERI. “Demba Thiam, un amico, mi dice che chiamo sempre le uscite ai portieri? E’ due metri, non poteva non uscire. Lo dicevo spesso. Con Falcone ogni tanto faccio così, è grande e deve uscire per forza. Il rompiscatole della squadra sono io, quando vado in campo mi trasformo, parlo con tutti e aiuto tutti con le parole. Sono fastidioso in campo”.

GOL PIU’ BELLO DI QUEST’ANNO. “Penso alla Salernitana, anche per il contesto. Ero infortunato, rientro dopo un allenamento, andiamo a Salerno e conquistiamo la prima vittoria con un gol bello fatto alla terza palla che prendo”.

TENSIONE. “La partita più bella al Via del Mare è stata col Milan, eravamo devastanti nel primo tempo contro uno squadrone. Al 45’ potevamo stare più avanti poi si sono accesi Leao e gli altri. Siamo stati devastanti. In settimana il mister la preparò bene, giocare col Milan capita poche volte, lo stadio era strapieno ed è stata un’emozione giocare in uno stadio così contro il Milan”.

I GIORNI LIBERI. “Dopo la partita siamo rimasti a Milano, abbiamo fatto festa lì, mangiato fuori. Lunedì siamo tornati a Lecce, oggi c’è allenamento e domenica speriamo di fare una grande partita. Dopo ci sarà una grande festa, tutta Lecce se lo merita”.

IL DIFENSORE PIU’ FORTE AFFRONTATO. “Theo Hernandez, Dimarco e Parisi, quest’ultimo mi ha dato tanto fastidio. Anche Biraghi è molto bravo, ma sono tanti. Mi piace la Fiorentina? E’ una bella piazza, ho due tre amici lì.

EUROPA. “Spero vincano le italiane: Roma, Fiorentina e Inter. Tifiamo Italia, sarebbe bello per il calcio italiano”

DIALETTO LECCESE. “Hjulmand dice spesso ‘cce bbuei’, ormai è un salentino. A volte quando parlano i magazzinieri non li capisco”.

BARONI. “Il mister ci ringrazierà per l’impresa tutti insieme, ci dirà questo come fa lui sempre. E’ una persona per bene, ci terrà su il morale”

FUTURO. “Ma che domanda è? Resto a Lecce, tranquillo. Ora non voglio pensare, finire bene il campionato dopo una lunga stagione. Voglio staccare e quando torno penserò a queste cose”