I dati sula gara vinta sabato contro gli estensi esaltano la precisione e la pulizia del gioco del Lecce.
Terza vittoria consecutiva del Lecce, la seconda per 1-0 in una settimana dopo il successo sul Frosinone. La gara decisa dal piattone di Thorir Helgason, su assist di Coda, è stata la terza partita con meno palloni persi di tutta la stagione: 91. Solo in Lecce-Parma 3-0 (78) e a Benevento, Lucioni e compagni hanno fatto meno (82), rimanendo poi sotto quota 100 palle perse solo in Lecce-Monza 3-0 (97), Lecce-Cosenza 3-1 (93).
L’ottima resa della difesa, al secondo clean sheet consecutivo, si traduce poi con la poca pericolosità generata dai tiri della SPAL. In totale, la squadra di Venturato ha accumulato 12 tiri, di cui 2 in porta, per un indice expected goals di 0.92. Il tiro di Colombo che ha lambito il palo al 53′ è stato ovviamente l’occasione più ghiotta per gli ospiti, efficienti anche nei colpi di testa, indirizzati però male verso la porta di Gabriel con Zanellato, Vicari e lo stesso Colombo.
Il Lecce, dal canto suo, ha creato una pesante palla gol con Di Mariano (0.27) per poi crescere dopo l’ora di gioco. Dopo la rete di Helgason (0.10), imbeccato dal solito incisivo Massimo Coda, è stato Morten Hjulmand, con il colpo di testa alto da pochi metri (0.14) a non trovare anch’egli la tanto cercata prima rete in giallorosso.
