Il leggendario attaccante giallorosso dal 1985 al 1992 si augura un’altra impresa della banda Liverani, magari trascinata dal calore della tifoseria.
Pedro Pablo Pasculli, campione del mondo 1986 con l’Argentina durante la sua militanza nel Lecce, ha partecipato a Calci socialmente utili, evento benefico svoltosi ieri al Kick-Off di Cavallino. L’occasione è stata buona per parlare degli amatissimi colori giallorossi, a sei giorni dal via ufficiale della Serie A 2019/2020.
“Mi aspetto che il Lecce possa rimanere in A -ha evidenziato Pedro Pablo-. I tifosi hanno sofferto tanti anni e meritano la salvezza. Spero che Liverani possa avere dei giocatori adatti per competere. Differenze con la prima serie A del Lecce del 1985/86? Sì, il calcio cambia, il gioco era più lento e tecnico, mentre ora contano tanto il fisico e la rapidità mentale”.
L’argentino è positivo sull’approccio di Gianluca Lapadula. Insieme a Falco, l’ex Genoa può infiammare il Via del Mare: “Abbiamo visto belle cose domenica in Coppa Italia, ma il campionato è un’altra storia. Lapadula si troverà bene, capirà presto il calore della Curva Nord e del pubblico leccese, uno dei migliori in Italia. Tutti lotteranno e suderanno la maglia”.
Infine una battuta sulla quotidianità di Pedro Pablo Pasculli oggi, reduce dall’ultima esperienza in panchina con il Valdiano (Eccellenza campana): “Continuo a fare l’osservatore in dei campus organizzati. Se si prospetta un’opportunità buona per allenare sono pronto, altrimenti mi dedicherò ai bambini della mia scuola calcio. Loro mi danno tanta gioia”.