Il Lecce cerca di mettere a segno gli ultimi colpi per concludere il calciomercato e regalare le pedine giuste a Liverani. Quale linea seguirà la società di via Costadura?

E’ cominciato il conto alla rovescia alla chiusura della campagna acquisti. Il Lecce, come le altre compagini destinate a lottare per la zona retrocessione, vorrà completare la rosa per giocarsi al meglio le proprie chance di lotta nella bassa classifica. Mauro Meluso, occupato anche (giocoforza) dall’annosa questione-cessioni, lavora ormai con più priorità.

QUANTI? Se settimane fa, a seguito dell’arrivo di Rispoli e Dell’Orco, la rosa pareva necessitare solo di una punta, una “ciliegina sulla torta”, negli ultimi giorni il leitmotiv è invertito. Liverani, nelle ultime uscite pubbliche, in ultimo anche il postpartita di Inter-Lecce, vuole tre o quattro elementi. Sono passati i tempi, magari a seguito di valutazioni dello staff, dove si dava quasi esclusiva priorità all’arrivo di una punta.

DOVE. Nella pancia dello stadio Meazza, Liverani ha parlato di “tre-quattro” elementi da annoverare. Oltre all’attore offensivo, si rimpolperà il centrocampo (Imbula quasi fatta?). Non ci sono indicazioni ancora chiarissime sulla localizzazione degli altri desideri.

GLI ALTRI. Dopo il poker ricevuto da Antonio Conte, qualcuno ha sollevato dubbi su porta e difesa, ma è ancora presto per parlare di emergenze e reparto deficitario. Il test probante contro una candidata al titolo non può minare le sicurezze e gettare nel panico.  Dall’altra parte, però, il tempo stringe, il gong del mercato suona il 2 settembre e al Lecce servono rinforzi. Qui siamo tutti d’accordo.

QUESTIONE. Tornando a parlare dell’attaccante, c’è da ampliare il discorso relativo all’identikit che andrà ad aiutare Lapadula, Falco e La Mantia. Inizialmente, e per quasi tutta la calda estate, il Lecce ha seguito punte di caratura internazionale. Da Yilmaz a Bony, Babacar e gli altri sondaggi, il fattor comune è stato l’esperienza internazionale.

LIVERANI-MELUSO. Nessuna trattativa si è conclusa con la tanto attesa ufficialità e, mentre il ticchettio delle lancette preoccupa i tifosi, Liverani, sempre dopo Inter-Lecce, ha parlato “di rinforzi che aiuteranno la squadra. Non arriveranno giocatori che vincono le partite da soli”.

QUESITI. Fatto il paio con degli appunti sull’essere fuori budget fatti da Meluso, che ha chiosato sorridendo e con voglia di far gioire i tifosi nonostante le difficoltà del mercato. Il profilo internazionale fa parte del passato? Si cerca di far collimare i due concetti? Si virerà verso giocatori che già conoscono la Serie A (Cerri ultima voce offensiva)? In questi giorni arriveranno le risposte.

COMUNITA’ D’INTENTI. La coesione delle componenti società-d.s.-allenatore ha fatto la fortuna del Lecce in questi due anni. E’ innegabile che fare mercato in questa situazione presenta tantissimi nodi e elementi da combattere e dribblare. Liverani, senza alzare polemica alcuna, ha spesso, pacificamente ma con decisione, risaltato la necessità di godere di, ultimamente più di uno, rinforzi per affrontare a dovere il campionato del suo ritorno in Serie A.

IN CONCLUSIONE. Il canovaccio quando si tratta di arrivi traccia i tratti di calciatori con voglia di rilancio (Lapadula, Rossettini) o scommesse estere decise a lottare in Italia (Benzar, Shakhov) da affiancare al nucleo del gruppo che tanto ha fatto godere (Petriccione, Falco, Lucioni, Mancosu e gli altri). I rinforzi faranno parte di queste categorie.  Imbula darebbe muscoli e sicurezza in più, per info il curriculum, al reparto. La mannaia del budget è sempre lì presente e taglierà considerevolmente gli eventuali desideri. Dall’altra parte, però, le componenti protagoniste godono, guai se fosse già ora il contrario, di un pacchetto di fiducia tale da essere pazienti fino alla conclusione del mercato.