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Siviglia: “Il Via del Mare potrà aiutare il Lecce contro uno squadrone. De Ligt? Serve tempo”

Il tecnico della Primavera giallorossa ha parlato della gara di sabato a Juvenews.eu, elencando dei fattori che potrebbero giocare a favore del Lecce contro, a suo parere, una compagine che potrà essere insidiata solo dall’Inter.

Sebastiano Siviglia ha raccontato le sue sensazioni in vista di Lecce-Juventus, divagando poi sulla Lazio e, a seguito di domanda espressa, sul rendimento di Matthijs De Ligt, principale acquisto dei bianconeri nella sessione estiva di calciomercato.

CONFRONTO. “Ovviamente la Juventus è una squadra importante e con grandissima qualità. Ha uno scacchiere di primo ordine e può viaggiare tranquillamente su tre binari, Champions campionato e Coppa Italia. I bianconeri sono uno squadrone che spadroneggia ormai da diversi anni in Italia. Per quanto riguarda il Lecce, devo dire che sta facendo un buonissimo campionato per quello che è l’obiettivo finale, ovvero la salvezza. Penso che la squadra si stia comportando benissimo e sta mettendo le migliori risorse in campo per ottenere i migliori risultati”.

FATTORE CAMPO. “Nella gara contro la Juve ci sarà sicuramente uno stadio strapieno che, darà una grande spinta alla squadra e penso che alla fine, il Lecce possa realizzare una gara importante. E’ chiaro che dall’altra parte c’è una squadra ricca di campioni e sarà difficile fare il risultato ma sono convinto che il Lecce ce la metterà tutta”. 

INTER SFIDANTE? Penso che l’Inter stia metabolizzando ancora sia i nuovi innesti che l’allenatore. Penso che possa essere l’unica squadra al momento che può contendere lo scudetto alla Juve. I bianconeri ormai tirano dritti verso un unica direzione ma se l’Inter riuscirà ad arrivare alla sosta di Natale con soli 3 punti di scarto e se, riuscirà a rinforzare ulteriormente la rosa  con qualche rinforzo di qualità nel mercato di gennaio, allora penso che con i giocatori che gia ha e soprattutto con Conte, possono lottarsi lo scudetto, o almeno credo sia la squadra piu accreditata per farlo”. 

DE LIGT. ”Innanzitutto diciamo che è un giocatore molto forte e di grande prospettiva. Cambiare completamente ambiente, cultura calcistica, modo di giocare e avendo una giovanissima età, bisogna saperlo aspettare. Sono convinto che è un giocatore di grandissima prospettiva e qualità, deve piano piano sentirsi nel suo mondo. Forse oggi ancora non si sente nel suo mondo, non perché sia peggiore o migliore ma perché è diverso. Ha solo bisogno di tempo per sentirsi totalmente a suo agio, poi è normale che possono esserci delle sbavature ma fa parte della crescita dell’atleta”. 

DA AVVERSARIO DELLA JUVE. “I ricordi più belli contro la Juve? Ce ne sono due. Una con la Lazio, dove ho fatto gol a Buffon, abbiamo perso ma per me è stato un momento da ricordare, fa parte della bacheca dei miei ricordi. Poi la vittoria per 3-2, quando giocavo con il Lecce ed è stato l’anno che siamo riusciti a salvarci, parlo della stagione 2003/2004”. 

EX LAZIO. Siviglia parla poi dei biancocelesti, altra squadra importante nella sua carriera:“Io penso che la Lazio fino ad ora abbia fatto un campionato straordinario. Ha convinto tutti, ha mantenuto tutti i giocatori che c’erano nella passata stagione. Ormai sono giocatori che conoscono l’allenatore, conoscono l’ambiente e sono un gruppo consolidato. Ha una città e una tifoseria straordinaria al suo seguito e che ha voglia di successi e di ritornare in palcoscenici importanti come quello della Champions. Però ultimamente vedo qualche leggerezza di troppo che, hanno compromesso alcune partite. Tipo quella di Ferrara con la Spal o l’ultima contro l’Atalanta. Di sicuro c’è stato un contrappasso, mentre prima era la Lazio abituati a farsi rimontare, ora si sta verificando il contrario e questo può far acquisire ancora piu fiducia alla squadra. Credo che comunque abbia un tessuto tecnico per poter ambire alla zona Champions”. 

IMMOBILE IN DIFFICOLTA’.Io penso sia legato a quello che sono i principi di gioco dei due allenatori. Ho la sensazione che a Inzaghi piaccia molto di piu il calcio in verticale e di ripartenza, dove Ciro negli spazi si esalta. Ha grande fisicità ed è veloce negli attacchi in profondità, negli spazi si muove molto meglio di Belotti. In Nazionale probabilmente, un calcio piu corale, meno verticale, dove ci sono diversi giocatori che si muovono tra le linee e che ti lasciano meno spazi da attaccare, probabilmente può essere un motivo dove Ciro non riesce a incidere per come vorrebbe. Il peso della maglia?. Non credo che Immobile possa subire questo aspetto dal punto di vista psicologico. Magari si trova piu in un contesto verticale che di fraseggio”. 

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