Marassi e i doriani rappresentano due crocevia per il tecnico giallorosso. Prima la vittoria nel derby mentre guidava il Genoa e, pochi mesi fa, il sondaggio di Ferrero per il post-Giampaolo.
Liverani torna a Genova, e lo fa a sei anni dall’esonero subito sulla panchina del Genoa. Il trainer giallorosso torna a calcare l’area tecnica del Ferraris sfidando l’altra squadra della città della Lanterna in una partita che sarà tutt’altro che ovvia.
Nella breve esperienza genoana, durata solo sei giornate di campionato, l’unica, importante, vittoria fu proprio nel derby. E, puntualizzando, proprio nella stracittadina da calendario con la Sampdoria squadra ospitante. Il 15 settembre 2013 finì 0-3 per il Grifone con i gol di Antonini, Calaiò e Lodi. Sembrò la partita della rinascita per il Genoa allora liveraniano, ma non seguirono più gioie e, dopo 1 punto nelle successive tre gare, arrivò il benservito.
Manolo Gabbiadini, tornato alla Samp lo scorso inverno, era in campo allora e potrà giocare domani contro il Lecce. In quel Doria, figurava anche Vasco Regini, quest’anno utilizzato solo 66′ da Eusebio Di Francesco.
Le sliding doors tra Liverani e la squadra blucerchiata non finiscono qui. Ad inizio giugno, la Sampdoria aveva effettuato dei sondaggi per capire il destino del tecnico dopo la promozione in Serie A con il Lecce. A pochi giorni dalla fine del tormentone Liverani-Lazio, conclusosi con la conferma di Simone Inzaghi, la società presieduta da Ferrero, orfana di Giampaolo scelto dal Milan, trovò in Liverani un’alternativa a Pioli, messo poi da parte per puntare tutto su Di Francesco. Non se ne fece niente naturalmente.
In origine, la volontà di Liverani, orientata da subito verso la conferma salentina, prevedeva un pensiero solo a squadre di medio-alta classifica.
Acqua passata e storie di calciomercato, domani c’è uno scontro-salvezza da affrontare. In Liverani, però, il ricordo del derby vinto potrà dare quel pizzico di carica in più.