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Diarra a CL: “Orgoglioso di aver firmato un gol storico. Il Lecce? Un padre per noi” (VIDEO)

Nel giorno dell’anniversario del primo scudetto Primavera del Lecce abbiamo chiacchierato con Drissa Diarra, l’uomo del gol vittoria della finale di Siena contro l’Inter.

TENACIA. Il maliano sintetizza i valori di quel Lecce Primavera: “Eravamo un gruppo fortissimo, fatto di uomini giusti al posto giusto come si è soliti dire. L’organizzazione del Lecce fu tanto importante nella realizzazione del nostro successo quanto i risultati sul campo. E poi mister Roberto Rizzo, un allenatore bravissimo”.

SORPRESA. Lo scudetto fu un risultato che nessuno immaginava ad inizio stagione. Continua Diarra: “All’inizio nessuno ci credeva, poi piano piano siamo arrivati alle final eight ed è stato straordinario vincere la semifinale contro la Juventus. Lì poi ci siamo detti ‘possiamo vincere’ e siamo arrivati in finale”.

IL GOL VITTORIA. Diarra decise inesorabilmente i destini della finale, siglando il gol del definitivo 2-3 dopo le reti giallorosse di Bianco e Mattioli rimontate rispettivamente da Wellington e Chiaria: “Prima di parlare del mio gol c’è da ricordare il passaggio perfetto di Giorgetti. Io ci ho messo lo zampino sulla partita con il mio tiro mettendo dentro la rete della gloria. Credo di essere stato anche fortunato, ho colpito perfettamente, tirando senza pensare. Sono orgoglioso di aver firmato un gol storico per il Lecce. Anche grazie a me i giallorossi hanno festeggiato il primo successo nazionale. Lo ricorderò per tutta la vita”.

LA FINALE. L’avversario quotato non fermò l’ambizione dei ragazzi di Rizzo: “Come ho detto prima, il gruppo è stato il segreto. Ho affermato di ricordare tutta la vità il gol segnato all’Inter ma ricorderò tutta la vita quel gruppo della Primavera del Lecce. Il gruppo ci ha resi più forti dell’Inter guidata da Oba Oba Martins, era fortissimo. Noi, però, siamo stati compatti, sapevamo quello che dovevamo fare sempre. Siamo, quasi tutti, diventati calciatori, e per molti quegli anni sono stati i più belli della carriera”.

BIS. Il Lecce, nel 2004/2005, si ripeté centrando il secondo titolo, sempre in finale contro l’Inter. Per Diarra, l’alchimia non cambiò: “Come siamo riusciti a ripeterci l’anno dopo? Ripeto, l’organizzazione del Lecce era perfetta. Era come avere un secondo padre che ci insegnava il calcio. E noi avevamo tanta voglia di mettere in pratica tutto anno dopo anno, con costante voglia di vincere. Non è stato un caso anche il successivo trionfo in Supercoppa contro la Juventus“.

OGGI. Il centrocampista vive con la famiglia a Giorgilorio e milita all’Otranto, in Eccellenza Pugliese. La Premier League regionale regala avversari con cui Diarra vinse lo scudetto Primavera: “Incontro tanti ex compagni in questa categoria. Da tre anni incrocio Vicedomini, ora al Corato, ma ci sono anche Peppino Negro e Giorgetti. Con Alessandro Camisa e Arnaud Kouyo poi siamo amici, ci sentiamo sempre”.

 

 

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3 anni fa

Grande Drissa! ?❤?⚽️

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