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Giallorossi in viaggio – Salerno, tra monti, costiere e…più epoche da capitale

Torna la nostra rubrica sui centri che ospitano le avversarie del Lecce in questo campionato di B. Oggi vi parleremo della città di Salerno, secondo comune della Campania per numero di abitanti.

Salernitana-Lecce, una classica del sud, una classica…tra due terre con paesaggi simili. Spesso, fino a pochi anni fa, nelle orecchie dei meno pratici dell’Italia meridionale la parola “Salento” era spesso confusa, erroneamente, con il “Cilento”, bellissima area naturale, delimitata dai monti Alburni e a est dal Vallo di Diano, situata al confine tra la Campania e la Basilicata. L’assonanza è però soltanto fonetica: il Cilento, area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è (oggi, dopo storiche evoluzioni) un parco naturale che abbraccia buona parte della provincia costiera e interna meridionale di Salerno.

MARI E MONTI. Il capoluogo sorge nella parte settentrionale della provincia e s’affaccia sul mar Tirreno, tra la costiera amalfitana e appunto la parte delle valli cilentane che s’affaccia verso il mare. La città è attraversata dal fiume Irno, che fino alla metà del secolo scorso ne segnava il confine orientale e da cui, probabilmente, deriva il suo nome. Il territorio di Salerno sintetizza un po’ la varietà della sua provincia: dal mare si arriva sino ai 953 metri del Monte Stella, vetta della città.

ARECHI E SALERNO AL CENTRO. Lo stadio Arechi, casa della Salernitana, è dedicato all’omonimo imperatore Arechi II che, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e il dominio bizantino, fecero vivere, sotto l’egida dei longobardi, un florido periodo alla città dal punto di vista culturale e politico. Salerno era la capitale dell’omonimo Principato, stato che dopo l’anno 1000 raggiunse la sua massima estensione, controllando tutta l’Italia meridionale peninsulare. Arechi II creò un’ambiente multiculturale: Salerno, che beneficiava dei traffici provenienti dall’attivo porto di Amalfi, fu sede della Scuola Medica Salernitana, la prima e più importante istituzione medica del Medioevo. La tradizione vuole fondata da quattro maestri: un arabo, un ebreo, un latino ed un greco. La scuola fu la prima istituzione per l’insegnamento della medicina nel mondo occidentale e godette di enorme prestigio. Tutti gli aspiranti medici si recavano a Salerno per imparare il mestiere.

SALERNO (ANCORA) CAPITALE. Molti anni dopo, Salerno si poté fregiare del titolo, rimasto però enfatico, di capitale d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, per cinque mesi, dall’11 febbraio al 15 luglio 1944, Salerno fu sede provvisoria del governo italiano, senza essere però mai proclamata capitale costituzionale, formalmente rimasta a Roma. A Salerno si succedettero i governi Badoglio I, Badoglio II e Bonomi II. A quest’ultimo esecutivo è legata poi la “Svolta di Salerno”, una decisione dei comunisti italiani finalizzata alla creazione di per un governo di unità nazionale. Palmiro Togliatti giustificò l’ingresso del PCI nel governo Badoglio con la necessità di rafforzamento della guerra contro i tedeschi, della democratizzazione del paese e della realizzazione dell’unità del popolo italiano contro il progetto inglese di un’Italia debole nel Mar Mediterraneo.

Prima puntata: Ascoli

Seconda puntata: Brescia

Terza puntata: Cosenza

Quarta puntata: Chiavari

Quinta puntata: ChievoVerona

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