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Corvino: “La Fiorentina? Nessuno mi ha cacciato. Mi spiace aver portato via da Lecce un classe 2005…”

Oltre alle considerazioni sul suo Lecce, il responsabile dell’area tecnica giallorosso, intervistato da Radio Firenze Viola, ha parlato del suo passato alla Fiorentina.

LE MIGLIORI PARTITE IN VIOLA. “Non sono preparato, vado a sensazioni. Come prima metterei la partita in viola con la Sampdoria che viaggiava ad alti livelli vinta 2-1, che coincideva con il mio primo acquisto rilevante, cioè Toni. Aver speso 10 milioni per un giocatore, quando non sei abituato, mi spaventarono e in quella partita ero molto spaventato. Mentre arrivava l’arbitro mi raccomandai a Luca e lui  i rispose: “Stai tranquillo, quest’anno ti faccio divertire” e in effetti con 31 gol ha mantenuto le promesse. Poi ricordo lo scetticismo per Osvaldo e dunque la gara a Torino, quando entrò e a pochi minuti dalla fine sullo 0-0 il suo gol ci portò in Champions. Quando Prandelli lo chiamò io lo tenni fermo per un attimo minacciandolo di cederlo se non avesse segnato. E alla fine ci fu un abbraccio collettivo con lui e Prandelli. Poi ricordo la gara con il Liverpool, quando andammo a vincere il girone, l’ho vissuta in panchina preso completamente dal gioco in uno stadio con quella tifoseria, tanto che spingevo Vargas “vai vai vai”, gli dicevo poi si inserì Gilardino”

TALENTI PORTATI ALLA FIORENTINA. “Non ne sono rimasti tanti, i più noti, Bianco, Krastev, Sené e Pierozzi, hanno già creato molto interesse. Un nome che non è stato ancora fatto è quello di Mirko Elia, difensore centrale 2005: penso che possa diventare importante e arrivare in Serie A. Mi spiace averlo portato via da Lecce…”

AMRABAT. “Il Mondiale è a breve durata, ti puoi aspettare delle sorprese in positivo o in negativo perché poi nel lungo periodo magari non ritrovi quei numeri espressi nel breve. Ad esempio una volta per prendere una punta doveva aver vinto due classifiche di capocannoniere mentre ora non c’è tempo di aspettare. Le qualità di Amrabat comunque erano conosciute, tanto che la Fiorentina ci ha investito 20 milioni. Nell’esaltazione della squadra un singolo già bravo si esalta a sua volta. Il Mondiale mi ha confermato che certe nazioni come Giappone e Marocco si stanno affermando e il livello si alza”.

STAGIONE A GRANDI NUMERI. “La mia seconda stagione sul campo arrivammo terzi, ad un punto dal secondo posto, ma c’era una penalizzazione da pagare per quanto successo in passato ma in quell’anno ci arrivammo vicini insomma e se avessimo vinto a Messina saremmo stati sul secondo traguardo”.

SCANDALO PLUSVALENZE. “Ognuno guarda in casa propria, il mio sforzo è stato sempre di non andare incontro a queste situazioni. Le mie plusvalenze sono sempre figlie di scelte, lavoro, programmazione e metodica non solo personale ma di società. Non credo che un club lo faccia di proposito ma magari prova ad alterare per rimediare ad una programmazione sbagliata”

L’ADDIO A FIRENZE. “Sono stato dieci anni a Firenze e mi sono sempre sentito orgoglioso. Ognuno la storia può raccontarla secondo il proprio punto di vista ma senza alterare la verità. A me nessuno mi ha cacciato da Firenze. Quando ho saputo del cambio di proprietà ho parlato con Barone dicendo che non era giusto restare visto che ero visto come uomo di un’altra proprietà. Ovviamente un addio comporta una trattativa, non ho preso tutto quello che dovevo ma era giusto così. Da libero potevo andare in club medio alti ma ho preferito ridare qualcosa al mio territorio e chiudere la carriera qua. Questo è il mio ultimo volo e spero di rimanere nell’Olimpo, viste le 600 partite in A. A quota mille? Mi sento un cavallo di razza e quelli muoiono sempre in pista”.

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RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
1 anno fa

Nn ci sono parole per descrivere la grandezza e la magnificenza di questo strepitoso uomo. A lui sono legati i risultati (a parte lo strepitoso campionato 88/89 con Mazzone alla guida) più prestigiosi che il Lecce ha vissuto in A. Avere Corvino in società significa partire con tre quattro possibili Vlaovich, Ledesma, Vucinic Lima ecc ecc. Quando io lo definisco vero Top player della società, secondo me, è fin troppo limitativo. Grande Peu core te LECCE 💛❤️

Antonio RISO
Antonio RISO
1 anno fa

Condivido.

Luca
Luca
1 anno fa

Giustissimo

Gennaro
Gennaro
1 anno fa

Complimenti Sig. Corvino per quello che dice e fa e che, se confermato dai fatti, fara’ onore a Lei ed a tutto il nostro amato Salento

Marco Piccinno Mc
Marco Piccinno Mc
1 anno fa

L’ultima frase è indice dello spessore dell’uomo di quanto ci tenga, di quanto ami il suo lavoro e con quale passione svolge la sua attività ogni giorno sempre con la stessa carica e fervore.
Veramente tanta stima per IL (nostro) DIRETTORE!!

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