Il difensore, cresciuto calcisticamente nei due anni in laguna, è il centrale di piede mancino ricercato da Corvino per dare cambi di livello alla retroguardia di Baroni

Nato a Sarzana, nella provincia spezzina, Ceccaroni muove i primi passi nel settore giovanile della Sarzanese per poi essere pescato dal vivaio dello Spezia. In bianconero, gioca tre campionati Primavera. Già nel primo (2012/2013), Ceccaroni fa vedere le sue doti realizzative, firmando 4 gol in 25 presenze. Nei due anni successivi, è titolare inamovibile e, nel frattempo, esordisce in Coppa Italia e Serie B con mister Bjelica rispettivamente contro il Genoa il 17 agosto 2013 e Pescara il 1 novembre 2014 entrando al posto di Datkovic nei 27′ finali. Nel 2014/2015, ultimo anno in Primavera, lo Spezia, che disputa per tre anni anche il torneo di Viareggio, conquista le fasi finali del campionato arrendendosi solo alla Roma nei quarti.

La prima esperienza da pro è alla SPAL, in Lega Pro, nel 2015/2016. La stagione è vincente, per gli estensi, primi e dominatori del girone B, e per Ceccaroni, titolare e in campo per 22 occasioni con una maglia nell’undici iniziale conquistata già a ottobre. Tra le prime guide del 31enne ligure c’è Cottafava, ex Lecce con Papadopulo, spalla fidata nel terzetto difensivo disegnato da Semplici. Il successo alla SPAL vale la conferma nella casa madre Spezia. Mimmo Di Carlo lo inserisce nella rosa che chiuderà all’8°posto e il centrale impatta bene col campionato cadetto. Dopo un’andata passata perlopiù in panchina, il sarzanese diventa un punto fisso dello Spezia nel girone di ritorno. Oltre che da centrale, Ceccaroni si adatta a sinistra e alla fine il minutaggio totale sarà di 1466′ tra B e playoff. L’anno dopo, nel prologo di Coppa Italia, arriva il primo, storico, gol da grande, segnato con la maglia del percorso di crescita. E’ il 7 agosto 2017 quando Ceccaroni fa gioire il Picco con il primo gol nella partita vinta 3-0 contro la Reggiana. Nel 2017/2018, con Gallo in panchina, Ceccaroni comincia titolare ma accumula solo 10 presenze perdendo il posto già a ottobre finendo dietro a Giani, Masi e Terzi e Capelli.

L’anno dopo, Ceccaroni si trasferisce in prestito al Padova. Foscarini e Bisoli gli preferiscono altri elementi e solo nell’ultimo terzo di campionato, con il rendimento dei biancoscudati già compromesso, trova un po’ più di continuità. Una delle poche “soddisfazioni” è la vittoria alla Spezia (0-2 con doppietta di Bonazzoli) prima di una retrocessione soltanto ritardata dalla vittoria casalinga (2-1) contro il Lecce di Liverani.

L’ennesimo ritorno sulle rive del Golfo dei Poeti è il preludio di un altro prestito, sempre in B. Ceccaroni fa parte, insieme a Maleh, ritrovato nel Salento, della ricostruzione del Venezia che punta sul gioco dell’allora rampante allenatore Alessio Dionisi. L’incontro con l’oggi tecnico del Sassuolo simboleggia la rinascita sportiva di Ceccaroni, punto fisso degli arancioneroverdi. Nell’anno del campionato spezzettato dalla pandemia, Ceccaroni ritorna terzino sinistro e vive sia la prima fase singhiozzante, sia la ripresa estiva dove il Venezia accelera e chiude undicesimo con un bel gioco. Nella sconfitta contro il Cittadella, poi, Ceccaroni segna il primo gol in B dopo 31 caps.

In laguna arriva l’altro allenatore “giochista” Zanetti, che riporta Ceccaroni a comandare il quartetto difensivo insieme a Modolo (più utilizzato di Svoboda). Il campionato vincente degli arancioneroverdi, noto al Lecce di Corini superato in semifinale, si conclude con la festa Serie A tra le calle. Il 14 novembre, Ceccaroni trova la combinazione gol più assist nel successo in casa della Virtus Entella e ad aprile arrivano altri due gol, in successione, da ex alla SPAL e al Penzo contro il Cosenza. Nei playoff, si guadagna il calcio di rigore al Via del Mare nella semifinale di ritorno infausta per i salentini dopo l’errore di Mancosu dal dischetto.

In Serie A, visto l’impiego a singhiozzo di Modolo, diventa il capitano arancioneroverde. Inizialmente, il Venezia si comporta in linea con le aspettative centrando delle vittorie contro le grandi ma perdendo gli scontri diretti.  Ceccaroni timbra anche il cartellino sottoporta in uno di questi…ancora contro lo Spezia. Stavolta però, i “suoi” bianconeri si vendicano e violano il Penzo 1-2. Il bis di reti arriva in una rocambolesca partita. Ceccaroni firma l’1-0 contro il Verona, i lagunari vanno anche sul 3-0 ma, dal 52′, gli scaligeri calano il poker e Ceccaroni concluderà la partita con il cartellino rosso, il primo in carriera. Dieci sconfitte consecutive condannano Zanetti (sostituito da Soncin nel finale) e il Venezia saluterà la Serie A al 20° e ultimo posto.

Il campionato tutto sommato sufficiente di Ceccaroni porta degli estimatori, tra cui il Lecce, ma la scelta estiva è da capitano: rinnovo con il Venezia fino al 2027 e ancora in campo per provare a ritornare in A facendo del bel gioco con i colpi a effetto Cheryshev e Pohjanpalo. I gol del finlandese non bastano a lottare nei quartieri nobili, l’allenatore Javorcic viene silurato e a Paolo Vanoli è assegnato tutt’altro compito, vista l’ultima piazza vissuta ad oggi insieme al Cosenza. Ceccaroni, titolare e in campo per 20 gare con un gol casalingo segnato al Bari, opterà per il salto in Serie A come gli ex compagni Cuisance (Sampdoria), Wisniewski (Spezia) e Crnigoj (Salernitana), contro cui ora lotterà per la permanenza nella massima serie.