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Le pagelle di Calciolecce

Le pagelle di Juventus-Lecce: Umtiti e Oudin di classe, Ceesay-Pezzella sbagliano solo una volta

Juventus-Lecce, le pagelle: Baschirotto sempre pericoloso, le mezzali titolari sempre in difficoltà. Banda punge

LECCE:

Falcone 6 – Sicuramente un po’ colpevole sul gol di Paredes, mentre su quello di Vlahovic può nulla. Il portierone si rifà nella ripresa tenendo in campo i suoi ed opponendosi su Kostic e soprattutto ancora su Vlahovic. Il totale fa sufficienza

Baschirotto 6,5 – Il paradosso di un Baschi in affanno nel suo punto di forza, la fase difensiva, ma costantemente pericoloso dalla cintola in su. Il 6 di Baroni si mette come al solito a disposizione della squadra e fa il suo, faticando a tamponare Kostic (ma Gonzalez non lo aiuta) ed aiutando a far volare Oudin. Due volte vicino al gol, prima dal limite di mancino e poi di testa

Romagnoli 5,5 – Forse inserire dal primo minuto lui e non il più rapido Tuia proprio contro una squadra che gioca con un’unica punta e tanti elementi veloci ad inserirsi tra le linee non è stata la migliore delle idee. Ed infatti in molte delle occasioni bianconere lo si vede un attimino in ritardo, per quanto comunque lo si possa giustificare. Tiene botta in ogni caso anche se sulle palle alte avrebbe potuto fare meglio, davanti e dietro

Umtiti 7 – Il difensore più forte tra quelli in campo allo Stadium nonostante i mostri sacri che il Lecce aveva di fronte. E lo si vede, perché dalle sue parti la Juve non passa mezza volta, sempre con le buone (e con che classe) e talvolta anche con le cattive. Quando la palla passa dal suo mancino la manovra accelera sempre, con queste capacità farebbe senza dubbio bene anche a centrocampo

Pezzella 6 – Fisicamente non al top complice la lunga assenza, fa quel che può e lo fa tutto sommato bene. Lascia zero a De Sciglio, poco più di nulla a Cuadrado e qualcosa invece a Vlahovic che si gira e raddoppia. Non sale tantissimo ma quando lo fa è pericoloso: da un suo cross arriva il fallo di mano di Danilo, poi nella ripresa in diagonale sfiora il 2-2

Gonzalez 5,5 – Si ritrova titolare in una formazione unica su un campo difficile, ingredienti che gli valgono un minimo alibi in termini di intesa tattica. Lo spagnolo ci mette però del suo, non mostrando il mordente necessario in termini di cattiveria nelle coperture, vedi circostanza del secondo gol. Alla lunga sempre meglio, non abbastanza per convincere Baroni a non sostituirlo per primo viste le difficoltà a contenere la mediana di casa

Hjulmand 6 – Pomeriggio difficilissimo quello torinese per il capitano, depredato di Blin con tutte le conseguenze del caso. Lui però ci mette del suo, perdendo qualche pallone e contrasto in più del solito anche perché costretto a tamponare la leggerezza della mediana di oggi. Chiude in crescendo e nel secondo tempo, con il Lecce proiettato in avanti, risolve più di una situazione complicata

Maleh 5 – Prova sulla falsariga di quella di Gonzalez, non sufficientemente di quantità e di qualità per ciò che necessitava il Lecce di oggi. Soffre la mobilità di Fagioli che non contiene quasi mai e rispetto al collega spagnolo dall’altra parte sbaglia anche qualche pallone in più, lasciando buchi importanti per le ripartenze avversarie e causando il punizione-gol di Paredes. Quando cambia il centrocampo l’undici di Baroni gioca benissimo

Oudin 7 – Ma quanti punti in più avrebbe il Lecce se tutti i calci d’angolo e le punizioni da inizio campionato li avesse battuti lui? Il francese mette in continuo affanno, con classe e idee, la linea difensiva bianconera agendo da ala destra, ala sinistra, trequartista, mezzala ed anche regista, e la conseguenza è che all’Allianz Stadium i giallorossi creano come raramente fatto prima. Gli manca solo la cattiveria della soluzione personale negli ultimi venti metri

Ceesay 6,5 – Sarebbe stato per distacco il migliore in campo se avesse girato in porta quel pallone certo non impossibile che gli arriva in testa nel finale e che lui gira troppo centralmente, agevolando Szczesny. Il resto della partita è quella del leone che fa reparto da solo, fa soffrire i tre dietro della Juve, è freddo dal dischetto e con più precisione (non solo su quel corner) avrebbe scritto la storia, non alla Konan ma quasi. Con il Verona dovrà riproporre questa versione, magari con qualche scivolata in meno

Banda 6,5 – Come Oudin crea tantissimo e non conclude mai, riuscendo comunque a produrre azioni a bizzeffe che i compagni avrebbero potuto e dovuto sfruttare. Pimpante da subito, duetta benino con Pezzella e lascia per due volte Cuadrado sul posto, prima mettendo in mezzo un pallone solo da spingere in porta e poi guadagnando punizione e giallo per il colombiano. Oltre a tanta corsa a ritroso che dimostra quanto sia sul pezzo

Blin 6,5 – Offre a Hjulmand l’aiuto che il danese non ha avuto nella prima metà di gara ed il Lecce chiude in crescendo giocando benissimo. Anche un bel cross non sfruttato dai compagni

Di Francesco 5,5 – Baroni lo butta nella mischia e partecipa al momento migliore della squadra, risultando ancora una volta però poco incisivo. Ed infatti il Lecce ci prova solo dalla fascia opposta, perdendo in imprevedibilità

Ceccaroni 6 – Ingresso fondamentale per sostituire un Pezzella al limite e vista la defezione di Gallo. Anche stavolta risponde presente, resiste su Cuadrado e tenta anche la conclusione

Voelkerling sv

Colombo sv

All. Baroni 6 – Cambia un po’ troppo ed il Lecce paga qualcosa all’inizio (nulla da condannare comunque, vista l’importanza del prossimo impegno), ma quando prende le misure in campo la squadra c’è e vola. Meno solida dietro rispetto al solito, sebbene le occasioni subite da una Juve che al netto del momento-no restava la terza della classe ci potesse stare. A livello del gioco si è invece oscillato dal livello buono ad ottimo, con occasioni a profusione e dando sempre l’idea di poter far male all’avversario

Qui le pagelle dei bianconeri.

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