
Lecce-Hellas Verona, le pagelle: Hjulmand regala un giallo e compromette la sua gara, Gendrey-Gallo sbagliano tutto. Banda l’unico a crederci nel finale
LECCE:
Falcone 6,5 – Vince il duello con Djuric di inizio gara, consentendo alla sua squadra partita malissimo di essere in gara. Poi il Lecce cresce e sul più bello viene infilzato da Ngonge, sul cui assolo il portiere è l’unico incolpevole. Solo una sua prodezza avrebbe potuto dare altro colore alla serata
Gendrey 5 – Il terzino francese entra in campo con una buona mezz’ora di ritardo, asfaltato da Lazovic in lungo ed in largo. Poi la sveglia e l’ingresso in gara con un paio di ottimi spunti per tempo e l’arrivo al momento del cross decisivo. Peccato che la difficoltà di alzare la testa e trovare un compagno renda perfettamente inutile quanto detto prima
Baschirotto 5,5 – Partiamo dal punto: perché indietreggia anziché fare un passo avanti e togliere specchio a Ngonge? Un mistero che sta diventando abitudine (su Leao fu sfortunato con la palle tra le gambe o anche lì fu errore?) e che oggi è costato carissimo. Peccato clamoroso in una gara ancora senza fronzoli, costellata di errori tecnici ma soprattutto da un buon lavoro difensivo
Umtiti 6,5 – La qualità non si trasferisce, l’atteggiamento però sì. Ecco perché oggi viene quasi una voglia metaforica di prendersela con lui, perché non è possibile che lotti come un leone facendo spesso per tre quando intorno c’è chi offre autostrade al gol-salvezza degli avversari. Tornando al concreto, non aiuta Gallo su cui svetta Djuric e dal terzo minuto in poi è perfetto in ogni giocata
Gallo 4,5 – Il Verona di inizio gara gioca sulle palle messe da Lazovic sul secondo palo per Djuric, che salta nemmeno disturbato da un terzino comunque abbandonato al suo destino dai compagi. Poi corre, corre tantissimo Gallo e sono suoi due dei tre tentativi giallorossi del non bellissimo primo tempo. Nella ripresa continua a correre ed a sbagliare palloni a ripetizione, mal calibrando il tocco per un solissimo Ceesay pochi minuti prima del gol ospite, favorito anche dalla sua non chiusura su Ngonge che riceve così indisturbato la sponda di Djuric
Blin 6 – Partita che era il suo terreno, con tanta lotta e poco governo. Ed infatti gioca su quella livello, non tirandosi mai indietro nei corpo a corpo e vincendone diversi senza riuscire a dare quel quid in più a livello tecnico. Di testa sfiora il gol su calcio d’angolo
Hjulmand 5,5 – Le partite sono decise dagli episodi dice il mister, peccato che dietro al 99,999999% degli episodi ci siano uomini, carattere, atteggiamento. Vedi quello, sbagliatissimo, del capitano che si prende un giallo inutile per protesta rabbiosa e così non può abbattere Ngonge nell’azione che la decide. Dettagli che diventano montagne compromettendo anche prestazioni tutto sommato positive, sebbene non al suo livello
Oudin 5,5 – Se ci avesse messo la metà della qualità vista sul campo della Juventus sarebbe senza dubbio andata diversamente. Si vede poco complice una manovra che va ad intermittenza pur andando in crescendo. Trova comunque il tempo di mettere sulla palla di Blin il pallone del vantaggio e quando esce lui si spegne la possibilità di essere anche solo insidiosi sul palla da fermo
Strefezza 5 – Una delle peggiori versioni di Strefezza mai visto in maglia giallorossa. Fa il minimo a cui siamo abituati nella gara più importante ad oggi della stagione, elemento di certo non incoraggiante per le prossime, a questo punto ancora più incandescenti, finali. Prende un paio di calcioni e si spegne, di fatto non lasciando traccia di sé
Ceesay 4,5 – Il festival dell’evanescenza giallorossa di oggi lo vede protagonista, ovviamente in negativo. Da gigante con la Juve a trasparente nel giro di tre giorni: qui c’è qualcosa di serio che non va e ridurlo tutto nell’errore del singolo o nella mancanza di qualità è sbagliato. Annullato da Hien, non fa nulla per invertire la tendenza ed in area di rigore è un fantasma
Di Francesco 5,5 – Vivace e spina nel fianco della difesa veronese, si perde sempre sul più bello. Così nelle due buone occasioni che ha avuto non è riuscito ad andare oltre una girata improbabile ed un diagonale masticato. Situazioni in cui si sarebbe dovuto fare molto di più e che sono pesate
Gonzalez 6 – Tenta di vivacizzare la manovra quando ormai il Verona è completamente chiuso e non va oltre un paio di buoni spunti
Banda 6,5 – L’unico che regala frizzantezza e voglia di lasciare il segno in un finale in cui il resto dei compagni sembrano essersi arresi alla sconfitta, ed infatti solo il suo piede fa sporcare i guantoni a Montipò
Colombo sv
All. Baroni 5 – Delusione con l’aggravante della recidiva. Vedere un Lecce così diverso nell’approccio alla gara (dal fuorigioco di centimetri di Ceesay allo Stadium alla traversa di Djuric) e nella lotta su ogni pallone nel giro di tre giorni fa male ed è un’abitudine, perché le differenze di prestazione e punti raccolti tra cattiveria con le big e quella negli scontri diretti è eccessiva. Il Verona ha fatto la gara che voleva fare per filo e per segno ed il Lecce ha fatto il suo gioco, perdendo l’occasione per mettersi la salvezza in tasca
