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Jaroszynski: “Il Lecce è temibile ma è davvero dura segnarci. Sogno la A con la Salernitana”

Il difensore polacco della Salernitana, intervistato da tuttob, ha parlato della crescita della squadra allenata da Castori.

FUTURO NELLE NOSTRE MANI. “Abbiamo acquisito fiducia, lavoriamo molto sulla fase difensiva. Ho parlato col mio connazionale Jagiello a fine partita col Brescia: mi ha detto che siamo veramente fastidiosi ed è dura segnare contro di noi. Quando non prendi gol, ci prendi gusto e vuoi continuare. Promozione diretta? Puntiamo a vincere ogni partita, poi vedremo dove arriveremo. Siamo un gruppo spettacolare, sempre unito, cattivo, aggressivo, con una mentalità forte. Il futuro è nelle nostre mani, abbiamo molti scontri diretti. Se li vincessimo, faremmo un miracolo”.

ULTIME GARE. “Abbiamo già dimostrato di essere ambiziosi, ma solo stando sempre sul pezzo raggiungeremo la Serie A. Lotito dopo lo 0-0 con il Cosenza? Era arrabbiato come tutti, ma quel che ha detto resta tra noi. Ci sono episodi che cambiano la storia delle partite: se avessimo segnato i rigori, avremmo avuto 6 punti in più. Dobbiamo avere la mente fredda nelle prossime occasioni. Ottime prove da quinto a sinistra? Con Ventura ero a mio agio da centrale di sinistra. Adesso mi va bene fare il quinto con le caratteristiche che vuole Castori: mi piace correre, lottare, fare la guerra sportiva contro gli avversari”.

IL RITORNO A SALERNO. “La diffida? No, non bisogna pensarci. Siamo tanti e ci sono altri ragazzi che possono entrare e fare la differenza. Bisogna dare il massimo ed essere concentrati sul presente, senza guardare alle gare successive. Questo sprint finale darà a tutti occasione di dimostrare che siamo veramente forti. Se tutti mirano a un unico obiettivo, è più facile giocare, indipendentemente da chi lo fa. Sono tornato a Salerno a seguito di una chiamata del direttore Fabiani ‘C’è la possibilità di giocare di nuovo a Salerno”, sentii. Ho detto subito sì, non ci ho pensato un attimo. Ventura o Castori? Sono entrambi bravi, ma hanno mentalità diverse”.

LECCE. “Non guardo ai singoli, ma al collettivo. Tutti sappiamo che Coda, Stepinski e tanti altri sono forti. Il Lecce è temibile, ma dobbiamo continuare a proporre il nostro calcio come sempre. Siamo forti anche noi quando giochiamo compatti e determinati. Ricalcando la stessa prestazione fatta col Brescia sono sicuro che potremo portare a casa i tre punti. I miei sogni nel cassetto? La Serie A con la Salernitana e poi la Nazionale

LA PAURA PER DZICZEK DOPO LA CADUTA. “Andai in ospedale con Dziczek nei momenti di apprensione ad Ascoli. Cosa le è rimasto? Non è stato facile guardare un amico cadere e non riuscire ad alzarsi. Fu traumatico, ero quasi in lacrime. In ambulanza provai a parlargli tanto. Ci sentiamo tutti i giorni, voglio tirargli su il morale: non dev’essere triste, ma pensare solo a star bene.”

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