Il violento divorzio tra il Lecce e Liverani, come detto ieri figlio del troppo temporeggiare nella firma del prolungamento del contratto, ha causato uno scossone, che però non è detto finisca con il piazzamento del tecnico nella massima serie.

Nel day-after dell’esonero di Fabio Liverani dal Lecce si continua a ricostruire il quadro dei fatti. In mattinata abbiamo ripreso i vari incroci che potrebbero interessare Genoa, Parma e Spezia, ma, dall’altra parte, bisogna anche guardare il rovescio della medaglia.

In SI mercato di ieri sera, si è parlato delle cifre dell’offerta preparata da Pantaleo Corvino: 750 mila euro netti a stagione con opzione di rinnovo automatico in caso di promozione, da 1 milione e 200 mila euro netti a stagione, staff compreso. Cifre da capogiro per la Serie B, che lasciano intendere ancora una volta quanto il tecnico sia stato messo al centro del progetto giallorosso.

Le motivazioni che hanno indotto il tecnico alla lenta frenata dopo l’intenzione di continuare la sua storia leccese non saranno, almeno a stretto giro, scientificamente note. La ricostruzione dell’esperto di calciomercato mercato Alfredo Pedullà allontana anche la presenza di altri club, almeno in forma “decisa”. Il Genoa punta forte su Vincenzo Italiano dello Spezia, stasera impegnato nella finale playoff, e, ancora, difficilmente Liverani avrebbe accettato di buon grado un ritorno al Ferraris.

Capitolo Parma. Marcello Carli, neo d.s. gialloblu, è un grandissimo estimatore di Fabio Liverani e lo voleva portare già a Cagliari: il concetto è ormai noto. L’aggiunta è il nuovo contatto avuto tra le parti dieci giorni fa. Il colloquio, però, si è concluso con Liverani propenso a dare priorità al Lecce. I pezzi mancanti tra questa notizia e l’escalation di ieri non sono ancora noti. Verosimilmente, i contatti seppur preliminari avrebbero potuto far vacillare il trainer, inducendolo anche a “mettersi alla finestra” per attendere un piazzamento in A forte del suo lavoro compiuto quest’anno a Lecce.