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Tutti allo Stadio – Il Moccagatta di Alessandria, lo storico impianto dei grigi trasformato nei decenni

Protagonista della dodicesima puntata della rubrica dedicata agli stadi della Serie B è l’impianto che ospita le gare dell’Alessandria.

Dopo averne sofferto per un anno e mezzo l’assenza, depredati forzatamente di quella che, assieme ai 22 in campo ed al pallone, è la propria principale componente, gli stadi italiani hanno riabbracciato il proprio pubblico. In attesa che questo ricongiungimento si compia al completo abbiamo deciso di riportare comunque gli impianti sportivi al centro dell’attenzione, o almeno quelli cadetti, con una rubrica ad hoc. Oggi tocca allo stadio dell’Alessandria, prossimo avversario del Lecce.

Lo Stadio Giuseppe Moccagatta di Alessandria affonda le sue radici, come è per molti altri impianti italiani, nel pieno del ventennio fascista. E’ infatti nel 1929 che, con il campionato italiano a suscitare crescente interesse nella popolazione (e l’Alessandria era presenza abituale della A), che si rende necessario sostituire la vecchia struttura alessandrina, l’ormai obsoleto “pollaio” del quartiere Orti. Viene così celermente costruito ed inaugurato il Campo del Littorio, pronto in tempo per la prima Serie A a girone unico di sempre (esordio in Alessandria-Roma 3-1).

L’idea fascista prevedeva uno stadio in stile “olimpico”, con ampia pista d’atletica e piscina attigua, elementi rivisti subito in un progetto che sarebbe andato troppo oltre la sua effettiva realizzabilità ed utilità. E, come si vedrà in avanti, questa sarà la fortuna di quello che nel frattempo, nel 1946, diventerà il Moccagatta in memoria dell’ex sindaco e presidente dell’Orso scomparso un mese prima. All’epoca la capienza raggiungeva anche le 25mila unità, risultando tra gli stadi più grandi in Italia.

Nei decenni successivi però spalti e soprattutto capacità verranno notevolmente rivisti al ribasso. In particolare nel 1994, quando un’imponente inondazione del non lontano fiume Tanaro metterà a rischio la stabilità di parte della struttura. Sarà proprio in epoca recente che curve e tribuna laterale verranno parzialmente (curva sud) o interamente (nord e tribuna) ricostruite, passando in strutture in cemento capaci di ospitare meno spettatori ma più stabili. Tre particolarità contraddistinguono oggi il Moccagatta: la scritta “Adoss grigi” sui seggiolini della laterale, l’ingresso storico ristrutturato presente sul lato sud e la composizione dello stesso settore ospiti, dislocato su tre livelli a comporre una sorta di podio.

QUI la puntata sullo Zini di Cremona.

QUI la puntata sul Vigorito di Benevento.

QUI la puntata sullo Scida di Crotone.

QUI la puntata sul Tombolato di Cittadella.

QUI la puntata sul Del Duca di Ascoli.

QUI la puntata sul Rigamonti di Brescia.

QUI la puntata sullo Stirpe di Frosinone.

QUI la puntata sul Mazza di Ferrara.

QUI la puntata sull’Arena Garibaldi di Pisa.

QUI la puntata sul Teghil di Lignano Sabbiadoro.

QUI la puntata sul Sinigaglia di Como.

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